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Cronaca

Facoltà di Medicina, arriva la sala operatoria virtuale: soddisfatto Caldoro

Il governatore campano: "Il progetto presentato dall'Ateneo salernitano mette insieme tradizione e innovazione. L'amministrazione regionale continuerà ad investire"

E’ stato firmato a Palazzo Santa Lucia, il protocollo di intesa tra la Regione Campania, le sette università e gli istituti di ricerca per infrastrutture. L’investimento previsto è di 150 milioni di euro, con i quali verranno finanziati gli strumenti per i laboratori didattici, per la diagnostica e per le apparecchiature elettromedicali. L’intervento fa parte dei percorsi che la Regione Campania ha avviato a valere sul PorFesr 2007 – 2013 per potenziare e riqualificare il sistema delle infrastrutture nel settore dell’istruzione, della formazione e della ricerca tenendo conto delle evoluzioni tecnologiche ed al fine di innalzarne il livello degli standard operativi.

Per quanto riguarda l’università di Salerno, grazie ai fondi stanziati dall’amministrazione regionale guidata dal presidente Stefano Caldoro, prenderà il via il progetto della sala operatoria virtuale (hi tech) destinata agli iscritti della Facoltà di Medicina, ai quali consentirà di sperimentare, attraverso simulazioni ad alto contenuto tecnologico, gli interventi chirurgici. Molto soddisfatto per essere riuscito a reperire i fondi per tutte le università campane il presidente Caldoro: “Il mondo accademico dimostra sempre grande vitalità mettendo in campo idee innovative. E l’università di Salerno rappresenta in questo contesto una eccellenza. Il progetto messo in campo dall’Ateneo salernitano è particolarmente suggestivo ed io mi unisco ai complimenti che in tanti hanno rivolto al magnifico rettore Aurelio Tommasetti”

Per il governatore quello della sala operatoria virtuale “è un progetto che mette insieme tradizione, innovazione, capacità di fare sintesi fra le migliori esperienze”. Infine la conferma: "Con la firma di questo protocollo completiamo un programma di un miliardo destinato alla ricerca. Sono 970 milioni a cui oggi ne aggiungiamo altri 150 che servono per le cose più semplici, dai laboratori alle attrezzature, all'organizzazione degli spazi, alle tecnologie, tutto ciò che serve materialmente ai ricercatori per fare le loro attività. I fondi programmati per la ricerca confermano che la Campania è la Regione che investe di più in Italia. Parliamo di finanziamenti pubblici, anche perché quello che manca un pò ovunque in Italia sono i capitali privati destinati alla ricerca. Questo - conclude Caldoro - è un progetto organico che nasce da una programmazione e una pianificazione stabilita con il mondo della formazione" .

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