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Cronaca Fisciano

Salerno, falsi incidenti stradali: cinquantasette indagati

Maxi operazione dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, che hanno scoperto una maxi frode con falsi incidenti stradali finalizzata ad ottenere risarcimenti pecuniari. Indagate cinquantasette persone

Cinquantasette sono le persone indagate, nell'ambito di un'inchiesta sulle truffe alle agenzie di assicurazione nella valle dell'Irno condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Mercato San Severino, agli ordini del capitano Rosario Basile e del tenente Antonio De Rosa. Nel corso delle indagini dei militari, coordinate da Franco Roberti e Vittorio Santoro, rispettivamente procuratore e sostituto procuratore presso la procura della Repubblica di Salerno, è emerso che gli indagati, grazie alla falsificazione di alcuni documenti, riuscivano ad inventare falsi incidenti stradali allo scopo di ottenere risarcimento danni.

Le indagini sono partite nel febbraio 2010, in seguito all'accertamento, da parte dei militari, del fatto che l'autovettura di uno degli indagati era risultata coinvolta in sette incidenti, tutti con colpa. I carabinieri hanno quindi scoperto circa trenta falsi incidenti stradali con un risarcimento pari a oltre 200mila Euro. Perno del meccanismo fraudolento era un avvocato di Fisciano che, grazie alla complicità di personale medico di strutture sanitarie pubbliche della zona, di carrozzieri compiacenti e di giovanissimi complici, riusciva ad inventare falsi incidenti stradali utilizzando falsi certificati medici che venivano redatti da professionisti compiacenti. Il legale preparava quindi falsi preventivi relativi alle automobili "incidentate".

Una frode, riferiscono i carabinieri, difficile da scoprire, in quanto le truffe venivano perpetrate ai danni di diverse compagnie assicurative con richieste di risarcimenti per microinvalidità (non rilevabili clinicamente) e per danni di non particolare entità. Tra gli indagati risultano vari medici, avvocati e titolari di agenzie di pratiche automobilistiche della zona della valle dell'Irno.

I reati contestati vanno dall'associazione per delinquere finalizzata alla truffa alla falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità in scrittura privata, fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e, finanche, in una circostanza all’estorsione. Nel corso della indagini i carabinieri hanno effettuato diverse perquisizioni presso diversi studi legali sequestrando ampia documentazione; gli inquirenti si sono inoltre avvalsi delle intercettazioni telefoniche e di servizi di pedinamento.

 

 

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