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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Caso Fonderie: Comitato Salute e Vita accusa il sindaco

Presidio sotto i portici di Palazzo di Città. Chiesto un incontro, poi rinviato a data da destinarsi. Il presidente Lorenzo Forte e gli altri attivisti chiedono al Comune di costituirsi parte civile nel processo che inizierà il 3 ottobre

Striscioni, accuse, la richiesta di un incontro (che salta, per assenza del sindaco Napoli),  ma soprattutto una lettera nella quale si chiede al Comune di Salerno, per il tramite del primo cittadino "primo responsabile della salute della comunità che guida", di costituirsi parte civile nella prima udienza del processo "nel quale si chiederà il rinvio a giudizio per i vertici delle Fonderie Pisano, in programma il 3 ottobre". Lorenzo Forte, Presidente del Comitato Salute e Vita, impugna il megafono e anima il presidio degli attivisti sotto i portici di Palazzo di Città.

La richiesta

Riceve una telefonata e spiega - poi replica a taccuini aperti - che la prima conferenza di servizi, alla quale si erano presentati il sindaco di Baronissi e di Pellezzano, è saltata ed è stata posticipata al 26 settembre "nella speranza che partecipi anche il primo cittadino di Salerno". "E' strano e nello stesso tempo gravissimo - prosegue Forte - che il Comune di Salerno ritenga di non essere coinvolto nella vicenda delle Fonderie Pisano. Abbiamo letto e ascoltato con stupore alcune dichiarazioni del primo cittadino, improntate quasi al disimpegno. Non può e non deve essere così. Gli chiediamo, dunque, non solo di presenziare alla prossima conferenza di servizi ma anche e sorprattutto di costituirsi parte civile nel processo che inizierà il 3 ottobre. Noi abbiamo memoria lunga e ricordiamo che il Comune all'ultimo istante dimenticò di costituirsi anche nel 2015".

Il cronoprogramma

Lunedì 10 settembre, il Comitato Salute e Vita busserà di nuovo all'uscio del Comune di Salerno per chiedere l'incontro " che oggi non è stato possibile fissare perché chi doveva prendere appunti non aveva con sè l'agenda". Martedì, gli attivisti incontreranno l'Arpac. Sullo sfondo, anche l'ipotesi di una nuova conferenza stampa (che però potrebbe slittare di qualche giorno) nella quale illustrare anche ai cittadini in che modo costituirsi parte civile.

La lettera

Il Comitato Salute e Vita ha scritto al Ministro dell'ambiente, Costa, al direttore generale dell'Asl Salerno, Giordano, "che deve fare la propria parte - dice l'avvocato Franco Massimo Lanocita - proprio come il Comune di Salerno". E' stata inviata anche al Presidente della Regione Campania e della Provincia di Salerno, ai sindaci di Baronissi e Pellezzano, Valiante e Morra, al sindaco di Salerno Enzo Napoli, al commissario straordinario dell'Arpac. I passaggi salienti: "L'ultima relazione Arpac, relativa ai rilievi eseguiti in tempi recentissimi, evidenzia la mancata applicazione delle tecnologie per la salvaguardia della salute di cittadini e lavoratori, nonché dell'ambiente. La relazione costituisce ennesima prova della condotta scellerata - si legge nel documento - dell'azienda che fa capo ai Pisano. Pertanto le istituzioni destinatarie della lettera sono da considerarsi a vario titolo danneggiate dall'operato degli impianti e possono e devono costituirsi parte civile".

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