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Cronaca Irno

Pasqua al presidio: non si ferma la protesta contro le Fonderie Pisano

Anche l'onorevole Cirielli è intervenuto sull'argomento: "Non bisogna criminalizzare gli operai e gli imprenditori ma il Comune deve trovare delle soluzioni. L'azienda chiede da sempre la delocalizzazione. Il ritardo dell'Ente è ingiustificabile"

Continua anche nella giornate di festa il presidio permanente che hanno organizzato alcuni abitanti della Valle dell'Irno per protestare contro la riapertura delle Fonderie Pisano. I manifestanti, infatti, sono lì ininterrottamente dalla riapertura dell'impianto, avvenuta il 10 marzo, senza lasciare la loro posizione neanche per le giornate di Pasqua e di Pasquetta.

Intanto continua l'attenzione del mondo politico sulla vicenda. Ad intervenire sull'argomento è stato anche Edmondo Cirielli, parlamentare salernitano di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. "Sulla vicenda delle Fonderie Pisano gravi le responsabilità dell’Amministrazione di Salerno - ha commentato - L’impulso all’antropizzazione è stato successivo alla fabbrica per colpa di politiche miopi e speculative di chi allora amministrava il Comune e da sempre l’azienda chiede la delocalizzazione, che non è stata mai organizzata e disposta dall’Ente pubblico. Un ritardo ingiustificabile e intollerabile, che chiama in causa direttamente il Comune e gli amministratori, anche su eventuali responsabilità di tipo ambientale e sanitario”.

“L’attuale sindaco – continua Cirielli - deve trovare una soluzione che tuteli ambiente, salute ed occupazione. Bisogna farlo in fretta, per non arrecare danni ulteriori ai cittadini, all’impresa e ai lavoratori. Purtroppo, l’azienda rappresenta una delle poche realtà produttive rimaste a Salerno che sta diventando una città dormitorio, senza alcun futuro economico. Anziché criminalizzare gli imprenditori e gli operai che fanno il loro dovere, bisogna e bisognava avere un’idea chiara dello sviluppo urbanistico della città. Dal Comune ci aspettiamo – conclude – grande senso di responsabilità, quello stesso che è venuto a mancare da decenni, per risolvere la vicenda e per restituire sicurezza e tranquillità alla comunità salernitana”.

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