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Cronaca

Stop alle prestazioni domiciliari, Gaetano Amatruda: "Follia, intervenga De Luca"

Il professionista che anima l’associazione "Andare Avanti", giornalista ed ex portavoce di Stefano Caldoro, chiede intervento urgente per non sospendere le cure ai "piccoli angeli"

Stop alle prestazioni domiciliari per i "piccoli angeli", insorge Gaetano Amatruda. Il suo è uno sfogo, accompagnato da una richiesta. Il giornalista, ex portavoce di Stefano Caldoro, svela attraverso la testimonianza una retroscena personale, ma si rivolge alle istituzioni affinché intervengano per porre rimedio al disagio collettivo, vissuto da decine di famiglie.

La testimonianza


“E' la prima volta che posto una foto con Giamyla per una rivendicazione. La misura è, però, colma”. Così il giornalista Gaetano Amatruda sui social avvia la sua battaglia. “Non voglio scatenare una polemica - premette il professionista che anima l’associazione ‘Andare Avanti’ - ma trovare le soluzioni. Per lei e per i tanti bambini che rischiano di non avere prestazioni. Per le famiglie che, ogni girono, sono in trincea”.

La ricostruzione

Poi Amatruda ricostruisce i fatti. “Parliamo di prestazioni fondamentali per tanti bambini. Per i nostri angeli. Giamyla - ricorda - è allettata e le cure, che con professionalità le garantisce l’Anfas, sono indispensabili. Come è irrinunciabile l’assistenza per i bimbi autistici. La struttura salernitana comunica che per un calcolo errato, del fabbisogno e dei tetti di spesa, il rischio è quello dello stop delle prestazioni domiciliari. Capiterà per tutti i piccoli che convivono con l’autismo e poi per gli angeli come lei. Una follia. E' problema dell’Anffas (che non può andare oltre) e di tante strutture, di Giamyla e di tanti piccoli angeli”.

La richiesta

“Al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, chiedo di intervenire con velocità. Oggi e non domami. Le Istituzioni sono troppo lontane, lente e troppe volte non capiscono che, in questi casi, il solo amore della famiglia, che ho imparato con i miei suoceri e mia moglie Valentina Amatruda, non può bastare. Queste strutture - spiega - garantiscono prestazioni domiciliari indispensabili. Vanno sostenute, aiutate. Ascoltate. Il problema è risolvibile”. Ed Amatruda indica una possibile via: “Assegnare i tetti al fabbisogno e’complesso ma è operazione fattibile. Il problema si è infatti risolto per il 2018 ed una strada si può trovare per il 2019. 
Le Asl della Campania, leggo nelle note delle Associazioni di categoria, per l’anno 2018 non hanno speso risorse per circa 13 milioni di euro, per i setting residenziale e semiresidenziale (conosciuti come convitto e semiconvitto), mentre le strutture private accreditate hanno garantito prestazioni ‘aggiuntive’, nei setting ambulatoriale e domiciliarie, per altrettanti 13 milioni di euro. Il passeggio dunque è possibile. Il Presidente della Regione ha il dovere di intervenire. Comprendo le difficoltà, ne abbiamo trovate tante anche noi durante gli anni della Regione, ma mai abbiamo illuso cittadini e famiglie. De Luca ha raccontato, sbagliando, di aver risolto tutti i problemi, di aver creato la migliore sanità d’Italia. Chi fa propaganda su questi temi - conclude -  è indegno, chi nega i problemi, chi fa finta di non vederli è un mascalzone. Oggi e non domami De Luca risolva il problema. Convochi Asl e strutture”.

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