Obeso, nessuno lo opera: Gennaro Pezone chiede l'eutanasia

Nessun aiuto per Gennaro Pezone, l’ex funzionario della Regione Campania che non riesce a trovare una struttura sanitaria disposta a operarlo, a causa del suo peso, 200 chili. "Se nessuno è capace di curarmi mi si dia almeno la possibilità di una dolce morte",  ha detto l’uomo che è arrivato ad invocare l’eutanasia pur di non soffrire più.

In questi giorni attendeva una risposta dalla clinica Malzoni di Avellino, l'ultima "spiaggia" oltre la quale c'è il nulla. "Se la Clinica dovesse fare retromarcia, ebbene, cambierò i miei piani. Non voglio che chi mi ama non abbia futuro perché ho bisogno di assistenza tutto il giorno e non posso essere lasciato solo. - ha scritto su Facebook - Non posso permettere tutto questo! Non voglio condizionare la mia famiglia nè chi mi segue per affetto. Farò un ultimo atto presso la Procura della Repubblica e poi deciderò come iniziare una nuova vita, con i malanni che mi perseguitano fautori di una presenza istituzionale che non c'è. Quella benedetta croce che mettiamo sulla scheda elettorale, forse per favorire l'amico.....dell'amico.....dell'amico, non giova a nessuno se non è coerente con la scelta di persone che diano risposte ai cittadini che chiedono un diritto previsto dalla Costituzione. Oggi tanti diritti vengono negati. Ed io mi sento solo, abbandonato da questo Stato che ho servito per tanto tempo nel rispetto dei miei doveri. E quelle risposte che chiedo le ho ascoltate stando dall'altra parte della scrivania. Oggi non ho la scrivania e tanti sono diventati sordi. Il mio grido d'aiuto si ferma qui. Tra un post di pasquetta ed un augurio in ritardo. Come al solito mangio in camera da letto. Spero che il vostro cammino sia sereno". Tanta amarezza. E, ad oggi, nessuna risposta.