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Cronaca

"La Gori colpisce ancora": la denuncia della Casa del Popolo COHIBA di Nocera Inferiore

Un cittadino di Nocera Inferiore si è visto recapitare un DECRETO PENALE DI CONDANNA a 4 mesi di reclusione e migliaia di euro di multa, commutati tutti in una sanzione pecuniaria di oltre 6 mila euro per un allaccio alla rete idrica non autorizzato

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Questa settimana lo sportello legale della Casa del Popolo COHIBA di Nocera Inferiore ha ricevuto tante telefonate di persone che stanno avendo problemi con la Gori, ma la storia che stiamo per raccontare è incredibile! Un cittadino di Nocera Inferiore si è visto recapitare un DECRETO PENALE DI CONDANNA a 4 mesi di reclusione e migliaia di euro di multa, commutati tutti in una sanzione pecuniaria di oltre 6 mila euro per aver effettuato un allaccio alla rete idrica non autorizzato. Ma andiamo con ordine.

La famiglia in questione, trasferitasi in una nuova abitazione, ha regolarmente fatto richiesta di allaccio idrico alla Gori, per sentirsi dire che ci sarebbe voluto almeno un mese di tempo per poterlo ottenere. E nel frattempo? Niente, nessuna soluzione dagli uffici della Gori. La famiglia, composta da anziani e minori, trovatasi in una situazione di estrema necessità e difficoltà, non ha avuto altra alternativa che effettuare un allaccio non autorizzato, in attesa di ottenere quello ufficiale.

Ricordiamo che la Gori è quella società per la quale la Corte dei Conti ha accertato un danno alle casse della Regione di oltre 423 milioni di euro in dieci anni, che è sotto i riflettori della magistratura per assunzioni gonfiate e per un sistema clientelare e affaristico che dovrebbe soltanto portare a condannare l’operato dei dirigenti e del sistema politico che ne regge ancora le sorti, una società che dovrebbe essere liquidata immediatamente e dovrebbe essere costretta a restituire ogni centesimo sottratto alle casse della Regione.

Non accettiamo quindi lezioni di legalità dalla Gori, soprattutto se riguarda il nostro sacrosanto diritto di accesso all’acqua. Noi cittadini non siamo in debito con la Gori, ma siamo in credito!

E non possiamo permettere che famiglie in difficoltà restino sole ad affrontare l’arroganza di una società che bada soltanto al proprio profitto, lucrando sul bene comune più prezioso che abbiamo.

Faremo opposizione al decreto penale e continueremo a opporci a questa società con tutti i mezzi che abbiamo.

POTERE AL POPOLO AGRO NOCERINO-SARNESE
 

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