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Cronaca

"Hora" un documentario tutto al femminile sulla ricerca dell’identità arbëreshë ad Ascea

Il cortometraggio diretto da Maria Alba e Graziana Saccente, e prodottodallo scrittore Stefano Benni, sarà presentato per la prima volta in Campaniail 15 settembre alle ore 17,30 ad Ascea.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

15 settembre, Ascea Velia. HORA - Una Storia Arbëreshë, il documentario di Maria Alba e Graziana Saccente, sarà in concorso alla XXII edizione del Mediterraneo Video Festival, la rassegna cinematografica internazionale sul paesaggio culturale mediterraneo che valorizza la diversità e il dialogo interculturale. Prodotto dallo scrittore Stefano Benni, incentrato sui temi dell’identità e della pluralità delle culture, il cortometraggio arriverà per la prima volta in Campania per il festival, domenica 15 settembre alle ore 17,30, presso il Palazzo De Dominicis - Ricci ad Ascea (SA). Il cortometraggio tratta la questione dell’identità italo-albanese, che è estremamente complessa e non completamente risolta e accettata. Storicamente, gli Arbëreshë sono la minoranza italo-albanese presente da più di seicento anni in Italia, discendenti dagli albanesi che soprattutto a partire dal XV secolo furono costretti a lasciare le proprie terre in seguito all’invasione ottomana. Fino al secolo scorso le comunità arbëreshë custodivano ancora dei tratti distintivi che le caratterizzavano rispetto ad altre realtà del Meridione, ma negli ultimi sessant’anni molto è andato perduto: le parole contaminate, la ritualità cambiata, i luoghi dimenticati. Nonostante questo, gli Arbëreshë rappresentano ancora oggi il più grande esempio di interculturalità in Italia. In un momento storico complesso del nostro Paese, la storia della comunità Arbëreshë offre quindi la possibilità di pensare ad un modello realizzabile di convivenza pacifica e di integrazione tra culture diverse, preservando le identità plurali. Attraverso l’esperienza diretta e le riflessioni della protagonista, il documentario offre un punto di vista più autentico e personale sull’evoluzione attuale di questa minoranza etnico-linguistica, tentando di andare oltre le riduzioni folkloristiche e le nostalgie arcaizzanti per indagare cosa significa “essere arbëreshë” oggi, guardando al futuro di queste comunità. La protagonista Anastasia è nata a San Nicola dell’Alto, dove ha trascorso la sua adolescenza, ma vive a Bologna da quindici anni. Ogni estate affronta il suo lungo viaggio in treno per tornare a casa, attraversando l’Italia da nord a sud, tra cambi, coincidenze e conversazioni, quasi come un rituale sacro verso la propria terra. Questa volta però Anastasia decide di condividere il viaggio con un’amica; inizia così un’avventura che la porterà ad aprire la sua interiorità e a riscoprire quel mosaico di culture che la contraddistingue. «“Hora” è una parola arbëreshë che ha molti significati e che in italiano non trova una traduzione univoca» – spiegano le autrici – «“Hora” significa “Paese”, ma simbolicamente rappresenta anche il legame con le proprie origini. Infatti la protagonista dice in abëreshë: “Hora è comunità, è senso di appartenenza, è gjitonia (il vicinato), è il bar sotto casa, è famiglia”». Il Mediterraneo Video Festival è un concorso cinematografico internazionale sul paesaggio culturale mediterraneo, con particolare attenzione ad un cinema che riflette la diversità umana e la comprensione delle differenze, che promuove il rispetto delle identità dei luoghi e favorisce il dialogo interculturale. Si impegna nella valorizzazione dei documentari delle aree a debole capacità di distribuzione, dando anche un notevole contributo nel campo dei nuovi linguaggi della comunicazione. Dal 12 al 15 settembre si svolge la XXII edizione del MVF ad Ascea (SA), con opere provenienti da tutto il Mediterraneo. dati tecnici durata: 26.36 minuti genere: documentario, cortometraggio produzione: Stefano Benni - Wolf Film paese di produzione: Italia, 2018 credits regia e soggetto: Maria Alba, Graziana Saccente direzione della fotografia: Matteo Catacchio montaggio: Claudio D’Elia supervisione editing: Cristian Rizzuti color correction: Alice Lorenzon sound design: Roberto Latini soundtrack: Lule lule, BGKO - Barcelona Gispy Balkan Orchestra musiche originali: Red B.P.M, Giovanni Cristino e Giuseppe Pascucci, Loscil addetto stampa: Filomena Anania info web: horadocu.wixsite.com/story mail: docu.hora@gmail.com facebook: horadocu

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