Le Iene tornano alla riscossa: blitz al Buon Pescato Italiano
Lo rivela il quotidiano La Città. Ed intanto il sindaco De Luca attacca: "Una congiura politica e strumentale messa in campo da esponenti del Pdl, ma anche da pezzi del Pd"
Le Iene ci hanno riprovato questa mattina. Lo riporta il quotidiano La Città: sono tornate alla riscossa in occasione dell'apertura della manifestazione del Buon Pescato Italiano. E' toccato ancora all'inviato Filippo Roma tentare di avvicinare il sindaco e viceministro Vincenzo De Luca, ma nemmeno questa volta è riuscito nel suo intento.
Reduce dall'incursione alla processione di San Matteo, la Iena è stata nuovamente bloccata dalla security. Ma questa volta ha svelato il motivo del suo inseguimento: "Dove trova la forza per fare sia il sindaco che il vice ministro? ", ha urlato stringendo una statuetta raffigurante un fondo schiena. Ad ogni modo, intervistare il sindaco è stato impossibile.
Intanto, De Luca su Lira Tv ha affrontato i tentativi di avvicinamento dello sfortunato Roma: "Un episodio vergognoso -ha esordito - Hanno offeso tutta la città: San Matteo è cosa sacra. L'obiettivo non è informare, ma disturbare: questo è un altro segnale dell’imbarbarimento della vita pubblica italiana". Dietro l'accanimento mediatico de Le Iene, Report e Striscia, il sindaco scorge "una congiura politica e strumentale messa in campo dal Pdl, ma anche da pezzi del Pd".
"È in atto una campagna mediatica che mira a offendere la nostra città. Salerno vanta primati nelle politiche ambientali, sociali, culturali, è un modello per la trasformazione urbana e il rigore amministrativo. E allora l’argomento scelto per queste campagne denigratorie è quello delle cosiddette incompiute. A Salerno opere incompiute non ce ne sono: i cantieri sono tutti aperti e procedono, seppure con i ritardi dovuti alla crisi economica e ai fallimenti delle imprese. L’obiettivo di chi fa queste campagne mediatiche non è informare ma fare speculazione- ha ribadito il sindaco - Spesso questi personaggi sono sollecitati da esponenti del Pdl, che ormai sono alla frutta e non sanno più che inventarsi, e a volte anche da qualche esponente del Pd, perché tutti hanno paura di un uomo che se ne infischia delle bandiere di partito", ha concluso.