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Cronaca Battipaglia

Incendio rifiuti a Battipaglia, primi dati dell'Arpac: "Fumi verso Eboli"

I tecnici hanno installato due centraline fisse e un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani nell’aria

L’Arpac sta effettuando dei monitoraggi specifica a seguito all’incendio che, lo scorso 3 agosto, è divampato in un sito di stoccaggio di rifiuti non pericolosi, di proprietà di una società privata, situato nell’area Asi del comune di Battipaglia. Fin dal primo pomeriggio del 3 agosto, i tecnici Arpac del dipartimento di Salerno si sono recati sul posto. “Dal momento dello sviluppo dell’incendio, fino alle ore 20 circa, si è rilevato – confermano i tecnici - vento con marcata direzione Sud Ovest – Nord Est, che ha spinto i fumi in direzione del territorio comunale di Eboli. Nella sera del 3 agosto il vento è diminuito e la colonna di fumo ha assunto una prevalente direzione subverticale”.

I controlli

Nello stesso pomeriggio l’Agenzia ha posizionato e messo in funzione, nei pressi del sito, un laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria. Il laboratorio monitora la presenza di diversi inquinanti, tra cui polveri sottili, metalli e idrocarburi policiclici aromatici (IPA). I risultati del monitoraggio saranno diffusi nei prossimi giorni, compatibilmente con i tempi necessari per l’elaborazione dei dati. L’Arpac, inoltro, è presente nel territorio interessato dall’incendio con due centraline fisse, denominate Battipaglia Parco Fiume e Battipaglia Stir, la prima facente parte della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria, la seconda situata in prossimità dell’impianto di trattamento dei rifiuti urbani (TMB ex Stir) di Battipaglia. Il 2 agosto, 3 agosto e 4 agosto le due centraline non hanno rilevato concentrazioni superiori ai limiti posti dalla normativa vigente, per gli inquinanti monitorati, tra cui biossido di azoto e polveri sottili.

Nella mattina di oggi l’Agenzia ha installato, inoltre, nei pressi del laboratorio mobile, un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani nell’aria; in aggiunta, in un’area prossima all’incendio, i tecnici Arpac hanno posizionato campionatori passivi per la determinazione di diversi parametri, tra cui ossidi di azoto, biossido di zolfo e composti organici volatili. I risultati dei campionamenti saranno diffusi non appena disponibili. Infine, in queste ore, l’Agenzia ha prelevato otto campioni di top soil (terreno superficiale) in aree non pavimentate, collocate principalmente lungo la direzione di massima diffusione dei contaminanti originati dall’incendio.

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