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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pontecagnano Faiano

Inceneritore, il "no" dei sindaci dei Picentini all’impianto

Tutti uniti i sindaci e le associazioni contro l'impianto di Cupa Siglia: “Il nostro compito non è solo di denuncia, ma anche propositivo"

Forte e chiaro il "no" dei sindaci del Comprensorio dei Picentini all'inceneritore. Monotematico, ieri, il Consiglio Comunale a Pontecagnano Faiano: tutti uniti i primi cittadini contro l'impianto di Cupa Siglia. Approvata all’unanimità, infatti, la delibera che consentirà ai comuni dei Picentini di dare vita ad una serie di iniziative per scongiurare la realizzazione dell’opera. Presenti al consiglio, anche i rappresentanti del Comitato “No Inceneritore” e la Comunità Montana dei Monti Picentini. "In questa battaglia siamo da soli- ha detto il sindaco di Pontecagnano Faiano, Ernesto Sica- e solo uniti potremo sperare nel successo della nostra protesta, così come accadde per la centrale termoelettrica al cui progetto mi opposi con tutte le mie forze, insieme alla mia comunità. Credo che il comitato del fronte del no vada istituzionalizzato e che un pool di avvocati possa venirci in aiuto per mettere in campo le strategie più opportune”.

Una protesta che ha già fatto sentire la sua voce venerdì scorso nel corso di una affollata manifestazione pubblica a Pontecagnano e voluta dal Comitato “No Inceneritore”. Ricorrere a tutte le azioni possibili, in primis di natura legale, per evitare la realizzazione dell’ ennesimo mostro in un territorio già compromesso da discariche ed impianti industriali fortemente inquinanti: questo l'obiettivo di sindaci, associazioni ambientaliste e cittadini che non solo ribadiscono il loro no all’inceneritore, ma sono disposti a presentare proposte alternative al Governo per l’adozione di un progetto che non si basi su tecnologie ormai superate, ma all’avanguardia, come nel caso del sistema di trattamento a freddo dei rifiuti.  

“Il nostro compito non è solo di denuncia, ma anche propositivo. Non dobbiamo limitarci a dire di no al progetto. La protesta di questi giorni deve anche servire a guardare in faccia alla realtà senza chiudere gli occhi di fronte alla questione rifiuti - hanno sottolineato i presenti - che va affrontata con serietà e senso di responsabilità per salvaguardare il futuro dei nostri territori e dei nostri figli. Siamo per una raccolta differenziata spinta e propensi a metterci attorno ad un tavolo per individuare la soluzione più opportuna affinché si raggiunga, una volta per tutte, l’obiettivo di completare il ciclo di trattamento dei rifiuti sul nostro territorio”. "Ci aspettavamo che il Governo si impegnasse per la bonifica dei nostri territori, ma si preferisce localizzare un impianto fortemente inquinante in un comprensorio, come quello dei Picentini, a vocazione agricola e turistica”, ha concluso il portavoce del Comitato “No Inceneritore”, Mario Codanti.
 

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