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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mercantile con armi dell'esercito va a fuoco: era diretto a Salerno

Si è sfiorata una strage, di uomini e mezzi, durante un'operazione di ritiro dall'Afghanistan. La notizia è rimasta segreta fino a venerdì, quando L'Espresso - in esclusiva - l'ha svelata

Si è sfiorata una strage, di uomini e mezzi, durante 'operazione italiana di ritiro dall'Afghanistan. La notizia è rimasta segreta fino a venerdì, quando L'Espresso - in esclusiva - l'ha svelata: “L'Alitinia, un mercantile lungo 150 metri con a bordo centinaia di mezzi dell'Esercito, inclusi blindati da combattimento, ha preso fuoco nel Golfo di Aden, proprio nella zona infestata dai pirati, ed è rimasto alla deriva per giorni. L'equipaggio ha abbandonato la nave ed è stato soccorso da una flotta cinese. Il trasporto di veicoli e armamenti infatti non era scortato dalla nostra Marina, nonostante si trovasse nelle acque dei predoni somali”.

La vicenda - racconta ancora L'Espresso - è accaduta nella notte tra il cinque e il sei maggio, poco dopo la partenza dell'Altinia verso Salerno. Poco dopo le due, è scoppiato un incendio in sala macchina con il personale - tutti civili - che ha tentato invano di domare le fiamme. Così i marinai hanno deciso di abbandonare la nave e salire sulle scialuppe, dalle quali sono stati portati in salvo da una squada militare cinese. Il carico di armi e mezzi, invece, è rimasto alla mercé dei pirati. L'Altinia con il suo arsenale - svela L'Espresso - è rimasta in balia delle onde. Solo l'otto maggio un elicottero partito dal caccia Mimbelli, che si trovava a Giubiti, ha calato un team di incursori per verificare che il carico fosse intatto.

Dopo una settimana alla deriva, il mercantile è stato messo in sicurezza da una società specializzata olandese e poi rimorchiato fino alla base di partenza.

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