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Cronaca

Intervista all'artista Ernesto Tatafiore, dottore Psichiatra e Psicanalista

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Eccellenza, l’artista Ernesto Tatafiore, e’ un dottore Psichiatra ed anche Psicanalista, laureatosi in medicina, si specializza in psichiatria, praticando contemporaneamente la professione medica e quella di artista. La Storia e la Filosofia diventano i grandi temi, o i pretesti, con cui l’artista costruisce un vocabolario segnico composto da figure rese con un disegno netto e con colori senza ombreggiature, a cui impone continui sconfinamenti semantici, oscillanti tra la storia privata e quella universale, con una sottile, energica sfumatura ironica. Legato alla galleria di Lucio Amelio, Tatafiore nel 1980 partecipa a Aperto ’80 nell’ambito della Biennale di Venezia e, elaborando un linguaggio pittorico in sintonia con la poetica della Transavanguardia, partecipa alle più importanti rassegne internazionali di quegli anni. Tra le costanti iconografiche rintracciabili nel lavoro di Tatafiore, anche la figura femminile assume un ruolo privilegiato, personificazione ora della Storia, ora della Virtù, ora della Religione. Dei primi anni Ottanta sono le prime opere sulla Rivoluzione francese e i suoi miti: Robespierre, Marat, la Dea Ragione, la Ghigliottina, Maria Antonietta. Robespierre, personaggio a cui è intitolata la scultura in collezione, è scelto quale emblema dell’eterno conflitto e dell’esasperazione della virtù, soggetto in grado fare risaltare con evidenza le contraddizioni tra ideali politici ed emozioni umane. Motti, giochi di parole, scritte, frasi e paradossi, appaiono nei dipinti, chiosando l’esistenza di forme che, negli anni, si arricchiscono di riferimenti iconografici. Numerosi sono anche i riferimenti tratti dalla cultura partenopea – Masaniello, Maradona, le Sirene, il Vesuvio, iconografia del dipinto in collezione Pittore di fuoco.                                                                      

Dottor Tatafiore, ci parla di lei e della sua brillante carriera d’arte, e professionale, medica ?  Sono una figura complessa, nel senso, sono uno Psichiatra, quindi un Medico, ed anche un Pittore, laureato in medicina e specializzato in psichiatria, espongo le mie opere per la prima volta, alla IX Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma nel 1965. Una passione quella dell’arte che porto avanti da un po’ di tempo, in realta’ c’è tutta una storia familiare. Mio nonno era un pittore, anche mio zio Guido Tatafiore, e’ stato il pittore che ha fondato il  M.A.C. il Movimento Arte Concreta, quindi la pittura astratta, mio padre pure essendo Pediatra, amava dipingere, insomma sono stato circondato da quest’idea dell’arte. Mi sono interessato all’inizio del mio lavoro artistico, della Rivoluzione Francese, come paradigma di un cambiamento drammatico, pero’ anche un cambiamento che poi ha portato al passaggio dalla Recalita’ alla Repubblica, e quindi un grosso sforzo anche culturale che ha fatto il popolo francese. Durante la Rivoluzione Francese, ad esempio e’ stato anche concepito il divorzio, la leva militare obbligatoria, insomma tutta una serie di cose che oggi sono diciamo, pane quotidiano, sono state concepite in quest’epoca, dell’illuminismo. In realta’ sono Psichiatra, ma sono anche Psicanalista, ho fatto il Training Psicoanalitico a Roma, con un analisi personale svolta a Napoli, durante il lavoro da Psicanalista, sono stato molto colpito dalla cosiddetta “malattia mentale”, ricordo per esempio: Una Psicosi Post Partum, incontrai questa donna molto bella dalla mente sconvolta, e questo mi impressiono’.                

Dottore, restando sul tema dell’arte, ci parla delle sue ultime news? Ho iniziato con questo interesse della Rivoluzione Francese, affrontando vari temi, tra quelli Napoletani, la Rivoluzione Masaniello, Maradona, Toto’, a temi intellettuali.                                               Ha ricevuto di recente il bellissimo Premio Mario Fiore, tenutosi nell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, ce ne parla ? Questo bellissimo ed importante Premio Mario Fiore, l’ho ricevuto in onore di mio padre, che e stato nella Seconda Guerra Mondiale Capitano Medico di un Dottore ci parla del suo prossimo progetto d’arte? Sto’ realizzando un quadro, una grande balena, con dei piccoli uomini, il particolare di questa balena e’ che guarda indietro come se guardasse al passato, dal significato:“Per essere nel presente bisogna guardare al passato” . 
 

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