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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Lavoratori precari all’Unisa, la Cisl: “Avviare processo di stabilizzazione”

Passamano: "La situazione resta critica anche per i Ricercatori assunti successivamente alla legge 240/2010 (riforma Gelmini). Terminato il periodo previsto dal contratto non tutti avranno la possibilità di una chiamata”

Dopo l’approvazione della programmazione triennale 2017/2019 del personale tecnico-amministrativo da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’informativa condivisa con le organizzazioni sindacali e  le Rsu, la Cisl Università di Salerno “ha sollecitato i vertici della governance dell’ateneo - dichiara il responsabile provinciale Pasquale Passamano - a procedere in tempi strettissimi ad avviare il processo di stabilizzazione per il superamento del precariato in applicazione dell’ex art. 20 Dlgs n. 75/2017(riforma Madia).

La denuncia

L’esponente sindacale fa sapere che ci sono “decine di lavoratori dell’area tecnico-amministrativa che da più di un decennio prestano servizio presso il nostro ateneo in attesa di una stabilizzazione contrattuale del loro rapporto di lavoro, senza mai far mancare il loro apporto professionale alle attività di didattica e di ricerca”. E ancora: “La situazione resta critica anche per i Ricercatori assunti successivamente alla legge 240/2010 (riforma Gelmini): terminato il periodo previsto dal contratto, infatti, non tutti avranno la possibilità di una chiamata a professore associato pur essendo abilitati, ritrovandosi in una situazione di completa disoccupazione. Occorre che il governo centrale sostenga, dal punto di vista economico, un piano straordinario per il reclutamento di professori associati, destinato a ricercatori precari abilitati, onde evitare di continuare ad assistere ad un impoverimento degli Atenei italiani e ad una continua fuga di cervelli dal nostro territorio e Paese”.

Gli fa eco il componente del CdA Gerardo Pintozzi: “La carenza di unità di personale all’interno dell’Ateneo salernitano è diventata una vera e propria emergenza, anche alla luce delle cessazioni di personale previste per il prossimo triennio. E’ di pochi giorni fa la decisione del Direttore Generale di procedere ad una mini riorganizzazione, prevedendo la soppressione di alcune strutture, per recuperare alcune unità di personale da utilizzare presso altre”.

  

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