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Cronaca Centro

Gli studenti occupano licei ed istituti: "La nostra pazienza è ormai al limite"

I ragazzi del Da Vinci: "Il menefreghismo delle istituzioni ci ha portato oltre ogni limite di tollerabilità: abbiamo protestato per due mesi in piazza senza alcun riscontro"

Esplode la protesta degli studenti salernitani. Il liceo scientifico Da Vinci, l'Itis Focaccia, il liceo scientifico Da Procida e tante altre scuole del capoluogo sono state occupate dagli alunni, ormai sul piede di guerra. Precisamente, secondo quanto riferito da Unione degli Studenti, 9 su diciotto risultano i plessi in mobilitazione nel nostro territorio. Senza mezzi termini, tra i tanti, gli studenti del "Da Vinci", come racconta il tenace Antonio Castiello: "La pazienza di noi studenti è giunta al limite - spiegano in coro i ragazzi - L’occupazione per noi, insieme ad altre scuole della provincia, rappresenta l’apice della protesta studentesca: l’indifferenza e il menefreghismo delle istituzioni ci hanno portato oltre ogni limite di tollerabilità".

Scopo della lotta, dunque, "rendere libera la scuola", come precisano gli alunni: "Le questioni su cui discutere sono innumerevoli, le più evidenti sono però la privatizzazione, l’edilizia scolastica e la didattica: il Governo ha l’obbligo di finanziare la scuola come tutti gli altri enti pubblici. Noi giovani siamo il futuro del Paese, allora perché continuano a effettuare tagli alle istituzioni che, invece, dovrebbero essere tutelate? Forse perché un popolo di ignoranti è più facile da governare, anzi, da sottomettere?", domandano con irritazione gli studenti dello scientifico.

Nell' elenco di disagi che hanno infuocato gli animi dei ragazzi, quelli legati all'inefficienza del trasporto pubblico locale: "Chi non ha l’opportunità di poter essere accompagnato da parenti o amici a scuola, o chi non possiede mezzi di trasporto personali, è impossibilitato nel poter raggiungere puntualmente e serenamente l’istituto che frequenta: vogliamo un servizio di trasporto pubblico efficiente ed adatto agli orari scolastici", sbottano i ragazzi. Aria di protesta anche presso il Nautico Giovanni XXIII, dove gli alunni, insieme ai professori, stanno portando avanti la loro battaglia, scegliendo la formula della cogestione. "Vola solo chi osa farlo": questo l'urlo delle scuole cittadine.

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