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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Castellabate

Castellabate, stabilimento "irregolare" sequestrato a San Marco

I gestori non erano titolari della concessione, intestata invece ad un ente senza scopo di lucro: denunciati tre responsabili. Irregolarità anche nell'emissione di ricevute

Un intero stabilimento balneare "irregolare" è stato sequestrato a San Marco di Castellabate dagli uomini della guardia di finanza della compagnia di Agropoli. Nel corso di controlli che hanno interessato complessivamente 31 strutture ricettive della costa cilentana le fiamme gialle hanno contestato 14 irregolarità nel caso del lido in oggetto, irregolarità derivanti in particolare da ricevute fiscali emesse con importi inferiori a quello che i clienti pagavano.

Nell'approfondire le indagini i finanzieri hanno però scoperto dell'altro: la societàche gestiva la struttura balneare non era infatti titolare della concessione demaniale rilasciata dal comune di Castellabate. Una concessione che, dal 1953, era intestata ad un ente senza scopo di lucro che ne aveva ottenuto il rinnovo solamente per utilizzo legato all'organizzazione di colonie estive. Tuttavia, tale ente aveva affidato, riferiscono i finanzieri, la gestione dello stabilimento ai gestori attuali attraverso una scrittura privata non registrata e senza chiedere all'amministrazione comunale l'autorizzazione prevista dalla normativa.

Lido Castellabate 2-2

Invece che come colonia estiva, quindi, la struttura veniva quindi utilizzata come un normale stabilimento balneare: a fronte quindi del pagamento di un canone di concessione demaniale per la stagione balneare pari a meno di 500 Euro per tutto l'arenile, l'ente senza scopo di lucro si è assicurato la concessione del pezzo di spiaggia sul quale erano stati posizionati oltre 70 ombrelloni, lettini e altro. Aveva quindi trasferito a titolo gratuito, con la scrittura privata non registrata, il contratto a terzi, che provvedevano a fittare ombrelloni ai bagnanti con prezzi che arrivavano sino a 400 Euro al mese, effettuando quindi una attività di lucro senza rispettare i vincoli imposti dalla concessione demaniale.

E' scattato quindi il sequestro dello stabilimento balneare: guardia di finanza e capitaneria di porto - guardia costiera hanno quindi liberato la spiaggia dagli ombrelloni e da tutte le attrezzature presenti. Tre persone sono state denunciate alla procura della Repubblica di Vallo della Lucania per violazioni al Codice della Navigazione.

Nel corso dei controlli effettuati nelle 31 strutture ricettive sulla costa cilentana i finanzieri hanno elevato in totale 56 verbali per la mancata o irregolare emissione di documenti fiscali.

 

 

 

 

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