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Cronaca

Trent'anni di Logos, De Luca agli studenti: “Lasciate stare le porcherie”

Il presidente della Regione Campania ha parlato ad una delegazione di studenti del Liceo Regina Margherita, ricordando loro che nei fine settimana, all'ospedale Cardarelli, arrivano dodicenni in coma etilico. Racconti, storie, programmi futuri

Lasciate stare queste schifezze che vi rimbambiscono. La droga e gli alcolici sono porcherie“. Ospite dei festeggiamenti per il trentennale del Gruppo Logos il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca si alza in piedi e parla "a questa bella e numerosa platea di studenti del Liceo Regina Margherita".

La storia

"La dipendenza crea una situazione di vergogna - dice De Luca - Anni fa, intervenendo in un incontro organizzato nella chiesa del Sacro Cuore, invitai le famiglie a rompere questo muro di vergogna. Logos è una delle realtà d'eccellenza della regione Campania. Al Comune di Salerno si destina la maggior parte delle risorse alle politiche sociali e deve essere così. Un sistema di valori reale e vero, infatti, porta a considerare l'essere umano un problema o una grande risorsa ma non un rifiuto da scartare. A livello centrale, in ambito governativo, hanno preso una decisione scellerata: hanno raddoppiato la tassazione a carico delle imprese sociali, ma è terribile. Vuol dire non tener conto di chi si impegna per gli altri, di chi fa sacrifici. Noi in Regione abbiamo risanato tutto: abbiamo pagato 180 milioni di debiti, adesso credo che si paghi nei tempi giusti. Non rinunciano al sistema di valori della solidarietà e dell'accoglienza".

I consigli

"Parlo agli studenti del Liceo Regina Margherita - prosegue il governatore della Campania -. All'ospedale Cardarelli di Napoli nel fine settimana arrivano in coma etilico, sul punto di morire, ragazzi di 12 e 13 anni. Lo dico a voi: quando andate a fare la movida, non vi fate trascinare in logiche di gruppo e lasciate stare le porcherie. Non è che se non bevete superalcolici, siete inferiori. Non è inferiore chi si rifiuta di farsi la canna, anzi è un cretino chi lo fa. Rinunciare a tutto quello che vi toglie la libertà: va rifiutato per una ragione innanzitutto ideologica, perché priva di libertà e autonomia. Abbiamo settori del commercio irresponsabili. Dal Sud si diffonde l'idea che la movida è più vivace quanto più facciamo ammuina. Siamo più cafoni, non più vivaci. Non c'è bisogno di rimbombare di suoni al massimo livello. L'alcolismo può denunciare problemi di famiglia e disagi personali. I problemi diventano anche disturbi alimentari. Non sottovalutiamo anche la dipendenza dalle droghe. Negli anni '80, Salerno, Cagliari e Verona vivevano il boom della tossicodipendenza e noi contavamo i morti per strada. Le famiglie trovavavano le siringhe all'interno del cortile della scuola Barra. Sento ragionamenti sulla liberalizzazione della marijuna, così non si diventa ostaggio dello spacciatore. In linea di principio può essere corretto, ma la questione è più complessa e va esaminata tutta intera. E' sbagliato liberalizzare se si pensa che marijuana vuol dire cosa innocua. Non è così: in molti casi, è l'anticamera dell'assunzione delle droghe pesanti".

Gli interventi, i progetti

Parla il fondatore del Gruppo Logos, Nello Baselice: "Contano i fatti, gli esempi. Così si cambia il mondo, non con i tweet. Ringrazio Vincenzo De Luca che ho conosciuto in un incontro nella chiesa del Sacro Cuore. Non era ancora sindaco, venne da privato cittadino e fu protagonista di un intervento commosso. Non siamo qui per mettere in vetrina i gioielli di famiglia, ma per parlare di programma, progetti, numeri. Abbiamo cominciato nel 1990 quando ancora non c'era la legge quadro nazionale sull'alcool, arrivata 11 anni dopo. Abbiamo seguito persone provenienti da Calabria, Basilicata, Basso Lazio. Il primo programma sul gioco d'azzardo è nato nel 2010. Poi un programma intensivo breve, di 40 giorni, per chi ha dipendenze multiple. Siamo sul territorio, conosciamo, abbiamo il polso della situazione: i ragazzini sono molto affezionati al tablet e questo ci preoccupa. Abbiamo cominciato anche da lí. Ci interessiamo all'azzardo, ma se il sindaco di un Comune ci chiede un parere sugli orari di apertura e chiusura delle sale da gioco, noi siamo pronti, perché abbiamo maturato esperienze e le mettiamo al servizio delle comunità. Il presidente Confindustria Salerno, Andrea Prete, ha parlato di preoccupazione per la collaborazione dei gestori. Sono d'accordo: difficilmente viene chiesta la carta d'identità al ragazzino, anche se lo si vede in stato di ebbrezza. Quindi c'è un deficit di controllo e di legalità. La famiglia è oggi attaccata da un supermarket delle passioni tristi: è sufficiente avere una carta di credito e conto svizzero e lo sballo è servito. Non abbiamo solo le piazze di Scampia ma anche le piazze digitali. Noi siamo vigili e continuiamo a farlo: segnaliamo ma poi occorrono decisioni e programmi, interventi, altrimenti restano tante belle rondini. Non possiamo combattere i missili telecomandati con le cerbottane. Occorre tanta formazione e 2500 persone formate, nel corso del tempo, sono un buon punto di partenza. Dobbiamo, però, decidere se dobbiamo rincorrere le emergenze oppure se vogliamo pensare come programmare il futuro, mentre apriamo la scialuppa di salvataggio. Abbiamo provato ad aprire il primo bar analcolico, si può pensare anche alle movide ecologiche".

I numeri

Dal 30 novembre 1988 al 31 dicembre 2018 , il Gruppo Logos ha accolto 1940 famiglie con problemi correlati a diversi tipi di dipendenza documentate dalla presa in carico formale prevista dal protocollo di accoglienza adottato dall’associazione. Tale numero non contempla le richieste di consulenza telefonica (numero medio mensile: 60) e i colloqui informativi (numero medio mensile: 20). 1940 sono le famiglie accolte e prese in carico. Poiché il trattamento non è solo individuale ma anche familiare, l’utenza complessiva del Gruppo Logos durante il periodo considerato ammonta a circa 4000 persone.

Il saluto del sindaco e dell'Asl

"Logos è uno dei tanti tasselli della politica sociale - dice il primo cittadino Enzo Napoli - E' partito da via Calenda, ha acquisito forza e sostanza. A via Capone è stata portata una luce di legalità, impegno civico. Le tossicodipendenze, le nuove dipendenze legate al diffondersi della tecnologia e del web sono trattate con competenza". Giulio Corrivetti, Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL Salerno: "Dopo il trasferimento da Napoli a Salerno, trovai una situazione di ambulatori aperti fino alle 13-13.30. Cominciammo proprio con il Comune di Salerno un confronto fatto di comprensione e di rilancio non solo a beneficio della salute ma soprattutto di tipo culturale. Furono i primi momenti nei quali si facevano gruppi per gli alcolisti. Grazie al contributo dei servizi sociali, oggi abbiamo un sistema fortemente supportato dal sistema regionale: solo integrando le risorse - sociali, culturali, della giustizia - si possono raggiungere risultati a medio lungo termine. A breve ci sarà la prima comunità della doppia diagnosi".

Le politiche sociali

"Festeggiamo ma tracciamo anche un bilancio - dice Nino Savastano, assessore alle Poltiche Sociali - Gruppo Logos riferimento anche per le famiglie di chi affronta il problema delle dipendenze. Opera in un quartiere difficile, via Capone e rione Caledonia. E' un luogo ma anche riferimento importante per tante persone che risiedono fuori provincia e fuori regione. Gli operatori di Logos sono diventati un po' le sentinelle della legalità, quando parliamo di persone che vivono un disagio forte, legato alla dipendenza. Il lavoro fatto in questi anni, sempre in sinergia con l'amministrazione comunale, è stato svolto anche attraverso una capillare campagna di informazione, a cominciare dalle fasce più deboli e da quelle più esposte, compresi i giovani della movida".
 

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