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Cronaca

Danni maltempo, il Codacons denuncia la Regione Campania

Il presidente Rienzi: "Nel 2019 sono stati stanziati 16.3 milioni di euro per 22 interventi urgenti contro il dissesto idrogeologico. La magistratura verifiche se i soldi sono stati spesi e come”

Mentre la Campania fa la conta dei danni subiti a causa del maltempo che ha devastato il territorio, il Codacons ha presentato oggi una denuncia penale alla Procura della Repubblica di Napoli contro la Regione Campania, chiamando in causa il “Piano nazionale 2019 per la mitigazione del rischio idrogeologico”. Il Piano in questione, noto anche come Piano ProteggItalia, è stato adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 febbraio 2019, e approvato sia dal Cipe con la Delibera n. 35 del 24 luglio 2019, sia dalla Corte dei Conti lo scorso settembre – spiega il Codacons – Il provvedimento individua un elenco di progetti e interventi infrastrutturali immediatamente eseguibili in tutta Italia sul fronte della messa in sicurezza del territorio, “aventi carattere di urgenza e indifferibilità”, e per quanto riguarda la Campania mette da subito a disposizione della Regione 16,3 milioni di euro per finanziare 22 interventi urgenti volti a contrastare frane e alluvioni.

I comuni

Le opere individuate in provincia di Salerno come prioritarie e urgenti nell’ambito del Piano per la mitigazione del rischio idrogeologico sono: la sistemazione idraulica del Torrente Mariconda da Foce a via Premuda (Salerno-Torre Angellara); la messa in sicurezza della strada “Acquavella-Carullo” (Casal Velino); la sistemazione idrogeologica in località Sant’Antonio per la messa in sicurezza del costone roccioso (Sant’Arsenio); l’eliminazione del fenomeno “caduta massi” dall’ingresso del complesso speleologico (Pertosa); la sistemazione idrogeologica e valorizzazione dei Valloni (Colliano).

La denuncia

 “Vogliamo sapere se la Regione ha speso tali soldi messi a disposizione dallo Stato e come sono stati utilizzati i fondi – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Gli stanziamenti erogati sono infatti immediatamente utilizzabili dalle amministrazioni, e dovevano essere usati proprio per mettere in sicurezza le aree a rischio ed evitare la devastazione del territorio registrata negli ultimi giorni in Italia”. Per tale motivo il Codacons ha presentato oggi un esposto alla Procura  di Napoli, chiedendo di aprire una indagine sull’amministrazione regionale per verificare l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal “Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico” e, in caso di mancata attuazione degli interventi programmati dal piano, procedere nei confronti dei vertici regionali per le possibili fattispecie di "concorso in disastro ambientale e omissione di atti d’ufficio" .Non solo. "Se la Regione non si è attivata per realizzare gli interventi individuati come urgenti nel Piano, dovrà essere negato lo “stato di emergenza” e tutti i fondi connessi, mentre i cittadini delle zone coinvolte da frane e alluvioni potranno avanzare richiesta di risarcimento contro l’amministrazione regionale" conclude il Codacons.

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