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Cronaca

"Ti devo impiccare": maltrattamenti e violenza sessuale per gli alunni, 2 insegnanti salernitani arrestati

La dirigente: "Mai un sospetto non riesco a credere a quanto accaduto. Li conosco da tempo e non so che dire. Sono sconvolta"

Alle prime luci dell’alba i carabinieri del comando provinciale di Avellino hanno eseguito quattro misure coercitive, emesse dal Gip del Tribunale del capoluogo irpino su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti insegnanti, di età compresa tra i 46 ed i 66 anni e residenti nelle province di Avellino e Salerno, accusati di ripetuti maltrattamenti nei confronti di alunni minorenni e, per uno di loro, pende anche il reato di violenza sessuale. Si dice sconvolta la dirigente scolastica, Antonella Ambrosio che ha incontrato nell'atrio della scuola dell'infanzia di via Fratta a Solofra, i genitori degli alunni che frequentano l'istituto dove sono stati arrestati quattro insegnanti accusati.

La rabbia dei genitori

Parla la dirigente

"Sono arrivata a scuola e mi sono ritrovata con 4 docenti in meno: è stato un fulmine improvviso nelle nostre vite, nella nostra scuola in cui mai nessuno mi aveva raccontato nulla, nessun genitore mi aveva riferito di violenze o maltrattamenti. Mai un sospetto non riesco a credere a quanto accaduto. Li conosco da tempo e non so che dire. Sono sconvolta".

Di fronte ai genitori che chiedono spiegazioni la dirigente si dice sconvolta e addolorata, e spiega anche di non aver ricevuto alcuna informazione neppure dalla Procura di Avellino. La dirigente Ambrosio riferisce di conoscere da tempo i quattro indagati, due di Avellino e due di Salerno: ora, per uno di loro, avvierà le procedure di sospensione.


I dettagli

L’attività d’indagine trae origine da alcune denunce sporte nello scorso mese di gennaio alla Stazione Carabinieri di Solofra da alcune madri di bambini che frequentano una scuola per l’infanzia statale di quel comune. Gravi, gli episodi raccontati di presunti maltrattamenti da parte degli insegnati ai danni dei propri figli, tanto da incutere negli stessi la paura di recarsi a scuola. Le mamme hanno detto di far parte di un gruppo WhatsApp composto da altri genitori dove qualche giorno prima della denuncia  è iniziata un’accesa discussione, durante la quale è emerso che gli insegnanti dell’asilo erano soliti “alzare le mani” sui bambini più “discoli”.

I maltrattamenti

Sulla scorta di questi indizi l’Autorità Giudiziaria delegava alla Stazione dei Carabinieri di Solofra un’attività d’intercettazione audio-video dalla quale sono stati accertati maltrattamenti patiti dai bimbi: tutti gli indagati, in maniera reiterata, compivano vessazioni, mediante l’utilizzo di mezzi di coercizione fisica e psicologica. Dalla visione dei filmati si assiste ripetutamente ad episodi in cui alcuni minori vengono tirati per le braccia e trascinati per la classe, talvolta accade che gli stessi cadono a terra, e ciò malgrado, gli indagati continuano a trascinarli senza mollare la presa. “…Stai zitto… non piangere… io ti devo impiccare….”: sono solo alcune delle frasi pronunciate nei confronti delle piccole vittime.

La violenza sessuale

Uno degli indagati è ritenuto anche responsabile del reato di violenza sessuale nei confronti di un minore, costretto anche a subire ripetuti palpeggiamenti. L’Autorità Giudiziaria, concordando con le risultanze dell’attività investigativa svolta dai Carabinieri della Stazione di Solofra, ha quindi disposto, per tre indagati la misura cautelare degli arresti domiciliari e per il quarto quella della sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio.
 

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