Si spaccia per un alto funzionario della Polizia e la sposa: la moglie fa appello a Napolitano

Si è rivolta al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Agnese Di Sarli, l'infermiera 47 enne di Teggiano vittima dell' ex marito, che la indusse a sposarlo ed a prestargli una grossa somma di denaro spacciandosi per un alto funzionario della polizia. Come già la donna raccontò nel corso del programma di Raiuno "La vita in diretta", ora ha chiesto in una lettera al Capo della Stato un intervento per ottenere l'annullamento del matrimonio.

 

"Sono sfiduciata del sistema giudiziario italiano e temo che nessuno mi restituirà la mia vita normale e la mia serenità", ha detto la Di Sarli ai giornalisti. Era il 2011 quando la donna sposò Massimo Sambiase, 56 anni, di Roma, che si recava saltuariamente a Teggiano spacciandosi per un importante funzionario di Polizia. Il falso poliziotto era considerato una persona influente e con importanti conoscenze. Tuttavia, subito dopo il matrimonio, si fece prestare dalla moglie 100 mila euro e si approprò, con uno stratagemma, anche di diversi suoi gioielli regalati, poi, all'amante romena. L'uomo fu smascherato nell'ottobre 2012 dagli agenti della Squadra Mobile di Roma che lo sorpresero con indosso una divisa da Primo Dirigente della Polizia di Stato, trovando documenti falsi, curriculum personali e domande d'impiego negli uffici del Senato e della Camera dei Deputati. "Dopo tutte queste sofferenze - dice Agnese Di Sarli - fonderò un'associazione per la difesa dei diritti di chiunque subisce vessazioni morali e fisiche. Combatterò la mia battaglia con tutte le mie forze e, se il presidente Napolitano non mi risponderà, andrò a Roma e mi incatenerò davanti al Quirinale per far ascoltare la mia voce", ha annunciato.