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Cronaca

Trovato dai parenti privo di sensi: soccorso al Ruggi, è affetto da meningite

Nessuno è stato esposto al contagio e solo il personale medico e del comparto che ha gestito il caso è stato avviato in via precauzionale e, in attesa della conferma eziologica, alla profilassi antibiotica

Un caso di meningite all'ospedale Ruggi: ieri, alle ore 14.56, è stato accettato al triage un uomo del 1972, A.P., trasportato dal 118 perché trovato a terra, in stato di incoscienza, da alcuni parenti. Il malcapitato è stato curato per una ferita all’arcata sopraciliare e, in considerazione della caduta e di un pregresso intervento chirurgico al cranio, è stato sottoposto, oltre ai consueti esami di routine,  ad un esame TC Cranio, risultato negativo. Nel corso dell’osservazione, il quadro clinico del paziente si è andato via via definendo: il paziente, che all’ingresso aveva come temperatura 37°, al controllo alle ore 18 registrava un innalzamento fino a 39°. Il medico del pronto soccorso nella rivalutazione ha chiesto consulto infettivologico a seguito del quale, si è proceduto con rachicentesi che ha evidenziato un liquor torbido: in attesa dell’esito è scattato il protocollo con contatti immediati al Cotugno di Napoli che si è dichiarato disponibile ad accettare il caso. E' risultato affetto da “meningite emofilus influenza”: immediato il trasferimento alle ore 19.38. Il medico di guardia ha avvisato la direzione sanitaria dell'ospedale che ha contattato il dirigente medico dell’Asl. Quest'ultimo, già questa mattina, ha avviato la profilassi per i parenti del paziente.

"In sole 4 ore un uomo giunto al pronto soccorso con indicazioni mediche assolutamente distanti da una meningite,  è stato curato, sottoposto a tutti gli accertamenti  e gli è stata individuata una forma di meningite che in mattinata è stata confermata anche dai medici dell'ospedale Cotugno di Napoli: la sua possibile trasmissione  avviene solo per contatto diretto- precisano dalla direzione del Ruggi -  ad una distanza di un metro e mezzo dal paziente si è al sicuro e non è necessario adottare alcuna precauzione. In ogni caso, anche nelle fasi iniziali, l’uomo, va sottolineato, è stato gestito in un box singolo dotato di tende impermeabili. Nessuno è stato esposto al contagio e solo il personale medico e del comparto che ha gestito il caso è stato in via precauzionale e in attesa della conferma eziologica avviato alla profilassi antibiotica, farmaci di cui l’Azienda Ospedaliera è dotata in ogni reparto e in grandi quantitativi". "L’episodio non ha determinato alcun ritardo nella cura degli altri pazienti, nessun allarmismo si è determinato e non è stata richiesta alcuna procedura straordinaria per la bonifica degli ambienti", concludono dal Ruggi.

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