Stoccaggio rifiuti pericolosi: sigilli ad un impianto di Mercato San Severino
La misura cautelare è scaturita a seguito di indagini volte a reprimere i fenomeni di sversamenti illeciti, da parte di imprese che operano nelle aree del Bacino Idrologico del fiume Sarno, ed episodi di abbandono di rifiuti
Un impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi (e non solo) è stato sequestrato dai carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno nel comune di Mercato San Severino.
L’operazione
La misura cautelare è scaturita a seguito di indagini volte a reprimere i fenomeni di sversamenti illeciti, da parte di imprese che operano nelle aree del Bacino Idrologico del fiume Sarno, ed episodi di abbandono di rifiuti. Nel corso delle ispezioni, partite dallo scorso mese di ottobre, è emerso che presso l’impianto venivano effettuate operazioni di stoccaggio di rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da cuoio conciato contenente cromo, imballaggi, pitture e vernici di scarto contenenti solventi organici, fanghi acquosi con pitture e vernici, adesivi e sigillanti di scarto, ma anche assorbenti, materiali filtranti e indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose, eccedendo di oltre 130 tonnellate i limiti massimi giornalieri consentiti. Tutte le attività venivano eseguite in violazione alle prescrizioni contenute nel Testo Unico Ambientale ed alla normativa antincendio. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 2 milioni di euro.
Il ministro Costa:
“Bene operazione dei Carabinieri del Noe a Mercato San Severino. Bisogna mantenere alta l'attenzione sul fiume Sarno per promuovere un nuovo paradigma capace di coniugare bonifica e tutela del territorio"