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Cronaca

Giovane malmenato al Modo, il capo dei buttafuori: "Ecco perchè sono intervenuti"

Il titolare dell’agenzia “MS investigazioni” Marco Salvato racconta l'increscioso episodio che si è verificato, domenica sera, davanti al noto locale della movida salernitana

Dopo la presa di posizione sia dei titolari del “Modo” che del giovane malmenato dai buttafuori, ora a parlare è Marco Salvato, titolare dell’agenzia “MS investigazioni”, da circa undici anni attivo nel settore della security per eventi pubblici e privati.  

La difesa

In un’intervista a Le Cronache, Salvato parla della reazione dei suoi addetti alla sicurezza nei confronti del ragazzo, in preda ai fumi dell’ alcol, e spiega: “Il video che sta spopolando sul web fa notare che i due buttafuori, dopo aver con tranquillità portato fuori dal locale Modo questo soggetto che arrecava soltanto fastidio e danni, non solo a se stesso ma anche a coloro che si stavano divertendo. C’è stata una prima reazione da parte dei buttafuori per far calmare il soggetto dalla sua ira, immotivata poiché non si sa il motivo per cui abbia avuto voglia di picchiare le persone. Anche i collaboratori hanno notato che il soggetto era già sotto effetto di una grande quantità di alcol, non si sa se ci fosse anche presenza di stupefacenti ma era sicuramente alterato a livello di alcol”.

Fatto sta che si è esagerato. “Sì, tenendo presente comunque - precisa Salvato - che il soggetto ha infierito non solo con le mani ma anche con oggetti come una pietra e una sedia. Uno dei buttafuori, a maggior ragione, ha dovuto difendersi in qualche modo”. E rispetto alle critiche giunte dai social network dice: “Non siamo autorizzati ad avere le manette, quindi non possiamo bloccare con le manette un soggetto del genere. Non abbiamo lo spray in dotazione, perché può essere inteso come un’arma nei confronti di una persona inerme. In questi casi, comunque, la prima cosa che si dovrebbe fare è bloccare il soggetto e calmarlo. Purtroppo, vedendo la scena, il soggetto non era tanto consapevole di quanto stava facendo né, tantomeno, era gestibile nel migliore dei modi visto l’epilogo. Anche essendo due persone rispetto a uno. Loro hanno pensato a difendersi anziché farlo calmare, poi il resto si è visto nel video”.

Infine Salvato, nell'intervista, rivendica l’intervento dei bodyguard: “Ipotizziamo che non avessero alzato un dito. Possiamo immaginare tranquillamente che il soggetto avrebbe infierito o su qualche ospite o sul bancone o sulla vetrata, recando ulteriori danni sia all’immagine del locale ma anche al locale stesso. Per me, quindi, è stata una reazione per lo svolgimento corretto dell’attività di sicurezza per il bene sia del locale sia della clientela. Non si poteva aspettare l’arrivo delle forze dell’ordine: nel frattempo cosa sarebbe potuto accadere? Che ne possiamo sapere di quale reazione avrebbe potuto avere? Il ragazzo poteva essere armato di coltello o pistola. Se ci fosse stato un accoltellamento? Non sarebbe stato nemmeno il primo caso in Italia, purtroppo”.

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