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Cronaca

Incidente al porto di Salerno: 2 indagati per la morte di Beniamino Tafuri

L'autopsia ha confermato che 42enne salernitano è deceduto per lo schiacciamento degli organi interni. Dunque, nessun tipo di intervento avrebbe potuto salvarlo

Sono due, ma potrebbero presto salire a quattro, gli indagati per la morte di Beniamino Tafuri, l'operaio di 42anni morto martedì pomeriggio nel porto commerciale di Salerno in seguito a un tragico incidente.

L’inchiesta

Gli avvisi di garanzia sono stati notificati al conducente del carrello che avrebbe travolto e ucciso il 42enne, e al rappresentante legale della società per la quale Tafuri lavorava, la Magazzini Generali Srl. Ieri, intanto, è stata effettuata anche l’autopsia dal medico legale Giovanni Zotti presso l’obitorio dell’ospedale “Ruggi d’Aragona”, che – secondo indiscrezioni – avrebbe confermato che Tafuri è deceduto per lo schiacciamento degli organi interni. Dunque, nessun tipo di intervento avrebbe potuto salvarlo.

La dinamica

Le indagini per ricostruire quanto accaduto tre giorni fa nel porto salernitano sono tuttora in corso. Al momento la tesi più accreditata è che Tafuri sarebbe rimasto incastrato con una mano tra le pile di balle di rame vicino alle quali stava lavorando; ad un certo punto, però, un altro dipendente che lo avrebbe visto in difficoltà si sarebbe avvicinato a lui senza assicurare il mezzo con la messa a folle o il treno a mano. E quindi, in pochi secondi, il carrello si sarebbe mosso da solo andatosi a schiantare contro Tafuri che, a sua volta, è rimasto schiacciato contro quella parete di rame davanti alla quale stava lavorando. L’uomo lascia una moglie e una figlia di otto anni.

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