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Cronaca Nocera Inferiore

Camorra e politica a Nocera Inferiore, tutte le date del processo

L'ipotesi accusatoria è quella di scambio elettorale politico-mafioso: promesse in cambio di voti, con la figura del boss, Antonio Pignataro, in carcere da allora, a fare da sfondo all'inchiesta

E' stato calendarizzato il processo “Un’altra storia”, ieri mattina, approdato davanti al collegio presieduto da giudice Franco Russo Guarro. Dopo il blitz di agosto del 2017, ieri mattina in aula sono comparsi alcuni degli imputati, come l'ex consigliere comunale Carlo Bianco, l'aspirante consiglire Ciro Eboli, il parroco Alfonso Santoriello, e qualcun altro con posizioni più marginali. L'ipotesi accusatoria è quella di scambio elettorale politico-mafioso: promesse in cambio di voti, con la figura del boss, Antonio Pignataro, in carcere da allora, a fare da sfondo all'inchiesta. 

Le date per le udienze

Il dibattimento, dopo il rinvio disposto per numerose omissioni di notifiche, è stato calendarizzato con udienze fissate il prossimo tredici novembre, ventisette novembre, 14 dicembre. La Dda, rappresentata in aula dal pubblico ministero Senatore, ascolterà i vertici del Ros dei carabinieri di Salerno, che hanno condotto le indagini per mesi, tra pedinamenti, intercettazioni e ricostruzioni. L’inchiesta si era concentrata sulle elezioni amministrative a Nocera Inferiore della primavera 2017, mettendo insieme anche un filone “politico” separato. Alla sbarra sono chiamati a giudizio l’ex boss della Nco Antonio Pignataro, epicentro dell’inchiesta tuttora in cella, l’ex consigliere comunale Carlo Bianco, scarcerato ad agosto e rimesso ai domiciliari fuori regione, Ciro Eboli, anche lui ai domiciliari dopo un anno circa di cella, l’ex vicesindaco Antonio Cesarano, rimasto in cella alcuni mesi, ora agli arresti domiciliari, e Luigi Sarno, quest’ultimo responsabile dell’attacchinaggio dei manifesti e ritenuto quale procacciatore di voti.

La politica

Sul versante politico, l'accusa di corruzione elettorale riguarda Nicola Maisto, candidato ed eletto consigliere comunale, poi dimesso, con i presunti votanti Pio Sarno, Mirko Sileo e Francesco Gambardella.Tra i coinvolti c’è anche l’ex candidato sindaco Mario Stanzione, sotto accusa per falso, e  per la stessa accusa Don Alfonso Santoriello, prete presso la parrocchia di San Giuseppe. Cuore dell'inchiesta è la realizzazione del centro accoglienza-mensa, progetto al centro delle mire del gruppo Pignataro-Eboli-Cesarano-Bianco, con una sorta di accordo che prevedeva voti e sostegno per arrivare all’obiettivo. Il presunto patto progettava un centro di accoglienza nel quartiere Vescovado, con ruoli e pressioni di diverso tipo a livello amministrativo, e l’asse in vista delle elezioni. 

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