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Cronaca Nocera Inferiore

Voti venduti per "Salvatore Arena": i tre indagati si difendono davanti all'Antimafia

Gli interrogatori tenuti ieri mattina alla Dda hanno riguardato C.A. e Antonio Anastasio. Quest'ultimo, ex consigliere di Pontecagnano già coinvolto nell'inchiesta "Perseo". L'accusa è di corruzione elettorale in concorso

Si è difeso C.A., il nocerino indagato per corruzione elettorale, perchè secondo il sostituto procuratore dell'Antimafia, Giancarlo Russo, avrebbe ottenuto soldi in cambio di un pacchetto di voti per Salvatore Arena, candidato nel 2015 al consiglio regionale. Assistito e difeso dal suo avvocato, Gregorio Sorrento, C.A. ha riferito di essere completamente estraneo alle accuse a lui addebitate. Nel rispondere alle domande della Procura, ha riferito di essersi impegnato in quella campagna elettorale per Pasquale D'Acunzi, e non per Arena, che avrebbe incontrato una sola volta senza tuttavia mai interfacciarsi su politica o eventuali strategie. Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere Antonio Anastasio, che ha però presentato una propria memoria difensiva nella quale ha di fatto respinto anch'egli tutte le accuse. Il consigliere comunale era stato coinvolto di recente nell'inchiesta "Perseo". Secondo le accuse del sostituto procuratore dell'Antimafia, Marco Colamonici, Anastasio sarebbe stato il referente politico del gruppo criminale Bisogni-Mogavero, che sarebbe dovuto diventare sindaco durante l'ultima tornata elettorale. L'ex esponente dell'assiste di Pontecagnano si trova agli arresti domiicliari ad Ostuni, in Puglia

Assistito dagli avvocati difensori Antonio Boffa e Giuseppe Della Monica, Anastasio ha tuttavia precisato che il rapporto con Salvatore Arena era di natura politica e di amicizia, avendo entrambi militato in passato nell'Udeur. Ha poi aggiunto di non escludere di aver aiutato lo stesso Arena in campagna elettorale per il consiglio regionale. Il contributo però sarebbe stato "esclusivamente politico". L'indagine per corruzione elettorale in concorso nasce proprio dall'ascolto che gli inquirenti hanno fatto di alcune telefonate. Si sarebbe parlato di raccogliere voti per Salvatore Arena, in cambio di soldi. Arena, che non risulta indagato, ha dichiarato giorni fa di essere estraneo ai fatti dell'indagine

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