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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Nocera Inferiore

Nocera Inferiore, morto dopo due colpi di casco, la Cassazione fissa un nuovo Appello

Annullata con rinvio la sentenza a 18 anni per il 26enne, F.P.F. , accusato di omicidio preterintenzionale per la morte di Dario Ferrara. Andrà rivista la pena, considerando attenuanti e circostanze aggravanti

Per la morte del 21enne Dario Ferrara si torna in Appello. Lo ha deciso la Corte di Cassazione, che ha annullato con rinvio la sentenza a 18 anni per il 26enne, F.P.F., chiedendo una rivisitazione della pena. In sostanza, andranno valutate sia le attenuanti generiche che le circostanze aggravanti per l’imputato, accusato e già giudicato per omicidio preterintenzionale.

Il nuovo processo

Il nuovo collegio della Corte d’Assise d’Appello dovrà dunque seguire le indicazioni della Suprema Corte, rimodulando la pena che potrebbe a questo punto anche essere inferiore a quella precedente, confermata nei primi due gradi di giudizio. I fatti si consumarono il 29 aprile 2015, in un parco del quartiere Villanova. I due amici si incontrarono, dopo essere venuti alle mani qualche giorno prima. Tra i due c’era un debito per qualche grammo di stupefacente da saldare di circa 100 euro. L’imputato giunse sul posto in sella ad uno scooter. Secondo due sentenze, si sarebbe avvicinato a Dario, per poi aggredirlo dopo un rapido scambio di battute. Dario Ferrara sarebbe stato colpito due volte alla testa con un casco. Fu soccorso dallo stesso amico, che allertò anche i soccorsi. Il 21enne entrò in coma per tre giorni, senza mai più svegliarsi e morendo nella notte tra il terzo e il quarto giorno. Le indagini furono condotte dalla polizia di stato. Secondo i due gradi di giudizio, non vi era la volontà da parte di F.P.F. di uccidere il giovane Dario. Tuttavia, venne meno l’ipotesi che vi fosse stata una colluttazione tra i due. 

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