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Cronaca Nocera Inferiore

Nocera Inferiore, ragazzini in strada a chiedere la questua: 5 condanne

il tribunale condanna cinque persone per un totale di 34 anni di carcere. Sei gli anni di carcere per Z.K. e la moglie, mentre per altri tre stranieri della stessa etnia il collegio del tribunale di Salerno ha deciso per 6 anni di condanna

Ragazzini ridotti in schiavitù e costretti a chiedere l’elemosina: il tribunale condanna cinque persone per un totale di 34 anni di carcere. Sei gli anni di carcere per Z.K. e la moglie, mentre per altri tre stranieri della stessa etnia il collegio del tribunale di Salerno ha deciso per 6 anni di condanna. Il processo celebrato in Corte d’Assise basava le sue risultanze su un'indagine che risale all'aprile 2015, con un gruppo di persone (tre uomini e due donne) accusato di aver fatto giungere clandestinamente in Italia circa trenta persone. Tra queste, molti erano ragazzi di età minore, spediti in comuni delle province di Salerno e Napoli per raccogliere soldi attraverso l’elemosina. La base logistica era una putrida baraccopoli ubicata alle spalle dello stadio S. Francesco di Nocera Inferiore. Il gruppo mandava i minori per strada, tra la gente, nei pressi dei semafori e fuori alla chiese

Le speranze morte con l'arrivo in Italia

Chi non portava soldi ai capi veniva picchiato o messo a digiuno. I guadagni erano comunque irrisori: circa 10 euro al giorno. Nel gruppo c’era chi si occupava nello specifico del trasporto degli "schiavi" dalla Romania all’Italia. Tre furono le persone arrestate nell’immediatezza: oltre a Zoltan Kozav, in manette finirono anche Mihaly Matyas e Cornel Coaniciu. Il "capo" di 48 anni, poi un ragazzo di 22 anni e un 56enne. Chi giungeva in Italia proveniva da paesi poveri, di provincia, ma con la speranza di poter cambiare la propria condizione di vita. La realtà era però differente: ad ognuno dei minori che era obbligato a chiedere la questua veniva affidata una propria zona, spesso individuata all’esterno di supermercati o uffici pubblici. Al carcere erano sfuggite due donne, moglie e figlia di uno dei due organizzatori, poi successivamente rintracciate. I

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