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Cronaca

Vertenza "La Città", Lorusso (Fnsi): "Due dei 4 licenziamenti sono nulli"

"E' proclamato lo stato di agitazione dell'Informazione in Campania", ha annunciato il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli

"Due dei quattro licenziamenti risultano nulli in quanto interessano giornalisti esponenti del sindacato interno. Non lo dico io, ma la legge". Parola del segretario nazionale della Federazione Nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso che, oggi pomeriggio, è intervenuto sul caso del quotidiano La Città, presso la sala giunta di Palazzo Sant'Agostino. Lorusso ha sottolineato come la crisi editoriale riguardi l'intero Sud, ma come, tuttavia, i licenziamenti non possano rappresentarne la soluzione, "altrimenti sarebbe strage ovunque", ha aggiunto, riferendosi ai tagli lavorativi che potrebbero colpire ogni testata. "Rivolgo un appello a chi in una sede ufficiale come la FIEG ci diede tutte le garanzie del caso. Si torni al travolto delle trattative e si trovino delle soluzioni”, ha concluso Lorusso. Delicata, la situazione a Salerno, dove, oltre ai licenziamenti de La Città, sono stati annunciati anche tagli del personale all'emittente Telediocesi. "E' proclamato lo stato di agitazione dell'Informazione in Campania", ha annunciato il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.  Uno schiaffo ai lavoratori e al sindacato, ha stigmatizzato il segretario regionale del Sucg Claudio Silvestri: “Le denunce per comportamento antisindacale sono già partite. I due editori si sono rivelati per quello che sono dopo pochissimi mesi dall’acquisto della testata dal gruppo Espresso e questi licenziamenti arrivano dopo la terza minaccia in due anni. Il licenziamento di due sindacalisti non potrà passare. Ci penserà un giudice e in tempi rapidi”.
 

Lo sciopero

La Edizioni Salernitane, intanto, ha già consegnato le lettere di licenziamento ai 4 giornalisti  (il caporedattore Maurizio D'Elia, il caposervizio Vito Bentivenga e i redattori Clemy De Maio e Carlo Pecoraro ndr). "In seguito a questa decisione scellerata - che compromette il futuro del giornale e con esso di tutto l'organico di giornalisti, poligrafici e amministrativi – l'assemblea dei redattori ha dichiarato cinque giorni di sciopero", hanno fatto sapere i redattori della storica testata.  Da oggi 8 febbraio, e per cinque giorni, dunque, il giornale non sarà in edicola e il sito internet non sarà aggiornato, ad eccezione dei comunicati sindacali.

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