Omicidio di Baronissi, il 53enne accusato di omicidio premeditato
V.M. era in possesso del fucile calibro 12 Fias a canne sovrapposte: è stato accusato anche per il porto d'armi in luogo pubblico
Sempre più grave, la posizione di V.M., il 53enne titolare di un’officina meccanica che ha confessato di aver ucciso il 63enne Biagio Capacchione, a Baronissi. Pare, infatti, che il 53enne abbia premeditato l’omicidio e ad aggravare la sua situazione sarebbero stati 17 colpi a pallettoni trovati in suo possesso, come riporta La Città.
L'arma
Il pm Angelo Rubano ha contestato all’uomo non solo l’aggravante della premeditazione, ma anche il porto d'armi in luogo pubblico. Infatti, il 53enne, al momento del fermo, era in possesso dell’arma utilizzata per l’omicidio, un fucile calibro 12 Fias a canne sovrapposte. Intanto, si attendono i risultati dell'autopsia di Capacchione. Proseguono le indagini per conoscere il movente del delitto.