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Cronaca

Omicidio delle Fornelle, Daniela Tura De Marco al fidanzato: "Come hai ucciso papà?"

La figlia del carrozziera salernitano, ucciso lo scorso 19 febbraio, è stata rinviata a giudizio con l'accusa di concorso morale. Contro di lei ci sono diversi messaggi telefonici con Luca Gentile, autore materiale del delitto

Colpo di scena nell’inchiesta sull’omicidio di Eugenio Tura De Marco, il carrozziere del quartiere Fornelle ucciso lo scorso 19 febbraio nella sua abitazione di Piazza Matteo D’Aiello a Salerno. Nelle ultime ore il giudice dell’udienza preliminare Stefano Berni Canani ha rinviato a giudizio anche la figlia della vittima, Daniela Tura De Marco, con l’imputazione di concorso morale in omicidio, formulata precedentemente dal pubblico ministero Elena Guarino dopo aver esaminato un lungo elenco di messaggi telefonici tra quest’ultima e il fidanzato Luca Gentile, autore materiale dell’omicidio che da un anno è rinchiuso nel carcere di Fuorni. Ad incastrare la 24enne, in particolare, un sms che avrebbe inviato al ragazzo la sera del delitto: “Ma come lo hai ucciso? Mica gli hai sparato...?”. Parole inequivocabili per il giudice del tribunale di Salerno, che per questo ha deciso di coinvolgerla ancora di più nel caso giudiziario.

Gli avvocati della ragazza hanno scelto per lei il rito ordinario. E così il giudice ha fissato la data della prima udienza, dinanzi ai giudici della Corte d’Assise, per il prossimo 5 giugno; i legali di Gentile, invece, hanno optato per il rito abbreviato che verrà discusso il prossimo 20 aprile. Insomma, per i titolari dell’inchiesta lui ha compiuto l’omicidio, mentre lei è accusata di non averlo fermato, anzi di averne rafforzato l’intento ed essersi offerta di aiutarlo nel tentativo di eludere le indagini cancellando anche delle conversazioni avvenute via sms proprio quella sera di un anno fa.

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