Si sarebbe potuta salvare se solo il marito l'avesse soccorsa subito: è morta dissanguata Pierangela Gareffa, la donna che è stata uccisa dal marito E.S.P. nella loro casa di Vibonati, tre giorni fa. A svelarlo, questa mattina, nell'ospedale di Sapri l'autopsia da parte del medico legale Adamo Maiese. L'unica coltellata, sferrata con un coltello con una lama di trenta centimetri, le è stata inferta sotto il costato.

La vittima era originaria del Venezuela, come la madre, mentre il padre è di una frazione del comune di Maratea, mentre i familiari dell'uomo sono residenti a Sapri. Secondo alcune voci, la donna aveva già subito violenza in passato ma, per amore del figlio piccolo, non avrebbe mai voluto denunciare il marito, disoccupato che spesso si rivolgeva al padre anziano per avere soldi. E' apparsa subito chiara la dinamica del delitto ai carabinieri: l'assassino aveva raccontato che la moglie si era ferita su una ringhiera, mentre, al termine di una violenta lite nel pomeriggio, aveva in realtà subito un colpo dal consorte che non aveva neppure chiamato subito i soccorsi. Verso mezzanotte, quando le condizioni della donna sono peggiorate, l'uomo ha bussato ad un vicino chiedendogli di allertare il 118. Il figlio dodicenne era in casa, ma dalle prime ricostruzioni non avrebbe assistito all'omicidio: ora è con i nonni paterni.

"Conoscevo la famiglia - ha detto il sindaco di Vibonati Massimo Marcheggiani - conoscevo sia l'uomo che sua moglie ma mai avrei pensato che ci fossero problemi così seri. Inoltre loro trascorrevano la maggior parte del tempo più a Sapri che nel nostro paesino, peraltro confinante. Le due comunità sono sconvolte per quanto accaduto. Come amministrazione comunale ci metteremo subito all'opera per evitare che episodi del genere capitino di nuovo. Quest'oggi faremo una delibera comunale per sensibilizzare tutti i comuni del Piano di Zona per attivare un numero verde e creare un centro di ascolto", ha annunciato. Domani pomeriggio alle ore 15:30 nella parrocchia San Giovanni Battista, a Sapri, si terranno i funerali.