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Cronaca

Omicidio Rossi, la Cassazione conferma: 16 anni di carcere per l'assassino

I giudici della Corte hanno respinto il ricorso presentato dalla difesa di Fanel Gurlea, 45enne di nazionalità romena, accusato di omicidio preterintenzionale

Volge al termine il processo sull’omicidio di Sergio Rossi, lo storico militante del Msi di 64 anni, trovato morto sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele nel settembre del 2012. La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato la condanna a 16 anni di carcere nei confronti di Fanel Gurlea, 45enne di nazionalità romena, accusato di omicidio preterintenzionale.

La sentenza

I referti medici e la consulenza medico legale - ripota La Città - hanno “radicalmente escluso – scrive la Corte – la possibilità di una dinamica alternativa dei fatti”. Inoltre, le ferite riportate dalla vittima sono state ritenute “espressamente non compatibili con una caduta da accasciamento” e il sopralluogo ha riscontrato che non vi erano nelle vicinanze “né scalini, né spigoli o asperità del piastrellato che avrebbero potuto cagionare una lesione del tipo di quella accertata”. Ad incastrare lo straniero anche le intercettazioni e le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza che vedeva i due uscire da un bar di piazza Vittorio Veneto. Durante il processo, è stata condannata anche Elena Bot a due anni e due mesi per favoreggiamento.

L'omicidio

Il delitto avvenne al termine di una rapina finita nel peggiore dei modi. Il rumeno, per rubargli i pochi spiccioli che aveva nel portafogli e il telefonino, lo colpì alla testa con un pesante oggetto contundente. Pochi minuti dopo fu rinvenuto in una pozza di sangue da alcuni passanti che, successivamente hanno raccontato agli inquirenti di aver visto proprio i due rumeni allontanarsi dal luogo del delitto. Rossi morì una settimana dopo il pestaggio all’ospedale Ruggi d’Aragona.

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