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Cronaca Pontecagnano Faiano

Operazione Perseo, Sica: "Qualcuno faccia mea culpa e si dimetta se ha il coraggio”

Il sindaco: "Ho più volte chiesto alle forze politiche di minoranza, soprattutto a quella parte che si propone, più di altre, di incarnare i principi della democrazia"

“E' una vicenda che merita sicuramente la massima chiarezza possibile. Rispetto il lavoro della Magistratura, ho piena fiducia nel suo operato e, pertanto, mi sento in primis di ribadire la necessità che venga fatta piena luce su ogni aspetto di una storia che tocca così direttamente le Istituzioni e, dunque, l'intera Città di Pontecagnano Faiano". Lo ha detto il sindaco Ernesto Sica in merito all’operazione “Perseo” attraverso la quale, ieri mattina, i Carabinieri della Compagnia di Battipaglia, guidati dal Capitano Erich Fasolino, hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura restrittiva emessa dal Gip presso il Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, nei confronti di 16 persone. “Dopo questa doverosa premessa – aggiunge il sindaco Ernesto Sica – ritengo opportuno operare una riflessione soprattutto in virtù di considerazioni delle ultime ore che mirano, anche in una fase così delicata, a trasferire la discussione sullo scontro personale, sulla strumentalizzazione politica e, a quanto pare, ad oscurare responsabilità probabilmente fin troppo evidenti e riscontrate”. “Ho più volte chiesto alle forze politiche di minoranza, soprattutto a quella parte che si propone, più di altre, di incarnare i principi della democrazia – prosegue il primo cittadino - di abbassare le armi, di confrontarsi, pur nel rispetto delle proprie posizioni, sui temi del territorio, di collaborare esclusivamente al processo di crescita della Città, di rispettare quanto la Comunità ha espresso liberamente alle scorse elezioni amministrative. Di tutta risposta ho ricevuto odio e azioni dettate da ambizioni personali sfrenate da parte di chi ha agito soltanto per ribaltare la volontà dei cittadini, paralizzare il territorio e generare confusione istituzionale arrivando perfino a negare il sacrosanto diritto di una surroga. Un cartello politico che, accecato dal desiderio di rivalsa di qualcuno nei miei confronti, si è opposto in modo omogeneo e costante all’azione amministrativa”. 

“Alcune considerazioni politiche di queste ore, che addirittura hanno la presunzione di assumere una natura storica – dice ancora Sica -  sono inaccettabili ancor di più perché provengono da chi, con una responsabilità precisa, dovrebbe soltanto fare mea culpa per aver agevolato condizioni che appaiono poco chiare e sicuramente nulla hanno a che vedere con la dialettica politica e il confronto istituzionale. Dovrebbe fare mea culpa perché in più circostanze, soprattutto alcune, era indispensabile prendere le distanze. Perché era necessario seguire un percorso di denuncia politica diverso. E’ inaccettabile nonché totalmente fuori luogo, esprimersi solo adesso e con toni che continuano a rivestire preoccupanti caratteri di continuità. Vorrei semplicemente ricordare che chi ha tutelato sempre e comunque il consesso comunale, democraticamente eletto, è stata l’intera maggioranza, con estrema compattezza ed anche con coraggio. Vorrei semplicemente ricordare a qualcuno che questa maggioranza è stata eletta liberamente dal popolo e saranno solo i cittadini a giudicare il suo operato attribuendo, alla futura Amministrazione, l’onore e l’onere di ricoprire il ruolo di guida. L’auspicio, a maggior ragione perché è poco il tempo che ci separa dalle elezioni, è che la politica torni subito ad essere davvero protagonista in Città ma attraverso il confronto civile, costruttivo e democratico. Non altro. La mia cultura politica è distante da certe provocazioni, ma a chi in queste ore ha addirittura la pretesa di ritagliarsi una cornice che non gli appartiene voglio rivolgere soltanto un invito: adesso si dimetta lui se ha il coraggio”, ha concluso Sica.

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