Ospedale di Cava, sospeso il reparto di Chirurgia: "Serve lo sblocco del turn over"
Il comitato "Diritto alla Salute per Cava de' Tirreni" torna a lanciare un appello alla direzione dell'azienda ospedaliera universitaria affinchè faccia chiarezza su alcuni episodi che si starebbero verificando nel nosocomio metelliano
“Da giugno sono sospese le attività in chirurgia”. A lanciare l’allarme sono i membri del comitato “Diritto alla Salute per Cava de’ Tirreni”, che basa la sua denuncia su una lettera scritta dal direttore dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale dell'Ospedale Santa Maria Incoronata dell'Olmo e da persone che in questi giorni, recandosi in ospedale con regolare prenotazione per il ricovero, sarebbero state respinte. “Le motivazioni addotte dal primario del reparto al blocco delle operazioni – spiegano - fanno riferimento all'insufficienza di personale e all'impossibilità di dare copertura ai turni. In proposito segnaliamo da tempo come Comitato l'atavica mancanza di anestesisti in gran parte dei nosocomi campani, non solo a Cava, per cui ribadiamo la necessità di uno sblocco del turn over e l'assunzione del personale necessario”.
La problematica è delicata e allo stesso tempo importante. Per questo il comitato si domanda “come sia possibile che solo oggi si arrivi al punto di bloccare le attività del reparto, pur permanendo dal 1 Febbraio 2016 la stessa disponibilità di personale in seno al reparto di Chirurgia Generale a Cava e si siano con gli stessi lavoratori eseguite regolarmente fino ad oggi operazioni programmate, d'urgenza e attività ambulatoriale chirurgica per esterni (tutti i lunedì e giovedì). Tutto ciò proprio all'indomani dell'annuncio da parte della direzione del Ruggi dell'arrivo di ulteriori 3 medici chirurghi a Cava entro la fine di giugno”. A loro, inoltre, risulta che “sia stato predisposto un calendario dei turni dall'azienda, su richiesta dello stesso primario, che garantisca la copertura degli orari di lavoro fino al 30 Giugno. Questo calendario dei turni resta non operativo perchè non autorizzato dal primario di Chirurgia”.
Di qui l’appello finale alle istituzioni locali: “Chi ha a cuore le sorti della sanità a Cava non può consentire che prosegua questa inspiegabile sospensione dell'attività del nostro ospedale!
La Direzione dell'Azienda, le istituzioni locali e la cittadinanza devono prendere posizione davanti all'ennesimo schiaffo all'utenza del Santa Maria Incoronata dell'Olmo. Rispettate il nostro diritto alla salute Chirurgia non può restare ferma!”.
