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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cava de' Tirreni

Riorganizzazione dell'Ospedale di Cava: massima attenzione della Cisl

Massima attenzione della Cisl sull'ospedale di Cava de' Tirreni. Pietro Antonacchio, segretario provinciale della Cisl Fp, chiede un confronto sul futuro degli ospedali di Cava e di Mercato San Severino

Massima attenzione della Cisl sull'ospedale di Cava de' Tirreni. Pietro Antonacchio, segretario provinciale della Cisl Fp, chiede un confronto sul futuro degli ospedali di Cava e di Mercato San Severino: "Abbiamo l’obbligo di bloccare qualsiasi riconversione e riorganizzazione dei presidi annessi al Ruggi che depotenziano le attività e le prestazioni e caricherebbero oltremodo il San Leonardo già ingolfato per i problemi strutturali del  Pronto Soccorso - ha esordito - Gli stabilimenti di Cava e di Mercato San Severino permangono come sede di prono soccorso collegati al DEA di Ruggi nel piano sanitario regionale elaborato dalla giunta campana e pertanto non è minimamente ipotizzabile una riduzione del personale in carico nel turno notturno siano essi biologi che anestesisti e chirurghi. Anzi - conclude - è opportuno avviare un concreto confronto, anche alla luce dello sblocco del turn over e delle dichiarazioni di Caldoro in merito alle 1118 assunzioni da mettere in cantiere nell’immediato".

Anche il segretario provinciale Cisl Medici, Francesco Marino, ed i delegati Rsu Gaetano Biondino e Gaetano Tortora hanno richiesto il confronto sulla vicenda. "Vista la riorganizzazione in atto dell'ospedale di Cava de' Tirreni, che coinvolgerebbe, tra l'altro, i reparti di Chirurgia ed Anestesia si chiede un incontro ad horas per concertare una corretta ed efficiente ipotesi condivisa di riorganizzazione del Presidio Ospedaliero di Cava de' Tirreni - scrive Marino - Si comunica inoltre, sempre in riferimento al suddetto Presidio, la necessità di un intervento urgente per risolvere la insostenibile situazione della Pediatria che, individuato centro di riferimento regionale per la celiachia, è costretto ad utilizzare a regime 12 posti letto, oltre ai 2 di D H, senza la necessaria dotazione organica prevista con cronica carenza di personale infermieristico ed assenza totale di personale socio sanitario ausiliario con improprio utilizzo delle puericultrici". Su questo argomento intervengono anche i due delegati dell'RSU: "Corre l'obbligo sottolineare che in questo Presidio Ospedaliero vi è una difformità applicativa dell'indennità ex art.44 comma 6 dei profili professionali ostetrica e puericultrice, rispetto a quanto avviene in altre sedi dell'ente, atteso che al personale ostetrico viene erogata la indennità in questione, solo ed esclusivamente per ogni giornata lavorativa espletata in sala operatoria. Non volendo polemizzare, si comunica che presso il Ruggi d'Aragona, presidio come il nostro integrato nell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno, a tutte le ostetriche viene erogata la predetta indennità, per ogni giornata lavorativa e pertanto, per consuetudine se ne richiede la immediata uniforme applicazione".

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