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Cronaca Nocera Inferiore

Nocera Inferiore, Torquato con la nipotina in ospedale: "In attesa da tre ore"

Numerosi gli attestati di vicinanza al sindaco e soprattutto alla sua nipotina da parte di numerosi cittadini. D'Acunzi (centrodestra): "Problema noto, lo denuncia nel 2017"

Anche il sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato deve fare i conti con la carenza di personale all’interno del reparto di Pediatria dell’ospedale “Umberto I

Il racconto

Oggi il primo cittadino si è recato al pronto soccorso e successivamente al reparto di Pediatria insieme alla nipotina che attende da circa 3 ore di essere visitata. “Prima di noi - racconta su Facebook - altri quattro piccoli e le loro famiglie. Sono di Angri, Cava, Poggiomarino e ancora Nocera. Ma c'è solo un' unica pediatra (brava e attenta) per le visite che vengono dal pronto soccorso ed il reparto. Aspettano, soffrono, sperano. Una di loro andrà fuori perché qui manco c'è posto. Quando avremo finito forse aspetteremo altre ore per una radiografia ed un prelievo”. La situazione è davvero drammatica. “In questi giorni di festa per i piccoli ammalati (per tutti gli ammalati) il servizio - denuncia Torquato - dovrebbe essere più veloce con più personale, perché è ancora di più in questi giorni che la preoccupazione aumenta, amplificata dall'atmosfera di festa. Ma non è così. E non lo è manco in un giorno normale. Intanto aspettiamo medici, infermieri personale. Non solo ora, non da oggi”.

Le reazioni

Numerosi gli attestati di vicinanza al sindaco e soprattutto alla sua nipotina da parte dei suoi concittadini. Tra questi anche quello del leader dell’opposizione di centrodestra Pasquale D’Acunzi: “Manlio auguro a tua nipote una pronta guarigione e leggo il disagio che tu stai raccontando. Mi permetto di segnalare che il 2 giugno del 2017 da candidato Sindaco denunciai queste cose e di più in un post che puoi rivedere e ascoltare sulla pagina Facebook "Pasquale D'Acunzi un politico per Nocera". Nulla è cambiato se non in peggio. Per queste battaglie di civiltà e di diritti primari la mia motivazione non è cambiata. Facciamo sentire la nostra voce forte, nessuno può e deve declassarci, come nessuno, con la propria competenza, può ignorare il nostro diritto ad una salute efficiente ed efficace. La mia sensazione è che invece di andare avanti in meglio andiamo indietro in peggio giorno per giorno e noi non lo meritiamo!.

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