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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Pagani

Pagani, gestiva una boutique del falso: finisce a processo

Citato in giudizio un 41enne: gli furono sequestrati centinaia di capi contraffatti dopo un'indagine della Guardia di Finanza

Sarà processato con l'accusa di vendita di materiale contraffatto e ricettazione di merce con marchi noti di prodotti di abbigliamento e pelletteria, il 41 paganese trovato in possesso di una vera e propria boutique del falso. L'uomo, citato in giudizio davanti al giudice monocratico, fu trovato in possesso di oltre 300 maglie di marca Lui-Jo, 880 maglie marcate Patrizia Pepe, 107 leggins e 5 giubbini Liu-Jo, altri otto vestiti Liu-Jo e due Patrizia Pepe, 15 maglie Stone-Island, 41 giubbini Moncler. Inoltre, il 41enne aveva in casa oltre 1400 cartellini a corredo dei capi d'abbigliamento elencati e altrettante buste per la confezione, di cui 3630 con vari marchi contraffatti. Tra il materiale sequestrato c'erano anche altre 58mila etichette interne ed esterne e cartellini con marchi, 37mila targhette metalliche e infine, sedicimila bottoni, e ulteriori dodici tavole per la realizzazione di strass di marchi 

Questi ultimi, sono risultati tutti contraffatti. Il sequestro della centrale del falso risale al 21 novembre 2014, col contestato reato di riciclaggio addebitatogli in concorso con altre persone allo stato non identificate, con l'aggiunta della rediciva. In attesa del processo davanti al tribunale nocerino, si sono costituite parti civili le società Moncler, Liu-Jo, Stone Island e Patrizia Pepe, con sedi nel nord Italia, per i risarcimenti da quantificare in caso di condanna. L'indagine fu svolta dai finanzieri di Scafati. Le accuse per l'uomo sono contraffazione e riciclaggio

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