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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pagani

Pagani, in barella ad attendere il ricovero poi la morte: prosciolti due medici

Il gup del tribunale di Nocera Inferiore ha prosciolto dall'accusa di omicidio colposo una guardia medica di Pagani ed un medico del pronto soccorso di Nocera, che rischiavano il processo per la morte di Carmine Russo, 33enne di Pagani

Morì a seguito di un'infezione, dopo essere stato lasciato in barella per diverso tempo, prima del ricovero. Non fu colpa dei due medici indagati. Il gup del tribunale di Nocera Inferiore ha prosciolto dall'accusa di omicidio colposo una guardia medica di Pagani ed un medico del pronto soccorso di Nocera, che rischiavano il processo per la morte di Carmine Russo, 33enne originario di Pagani, deceduto il 2 maggio 2017.

L'indagine

Entrambi non avrebbero avuto responsabilità sul decesso, seguendo invece il protocollo che imponeva la situazione. Era il 1 maggio del 2017 quando Carmine Russo, in preda a febbre e dolore a mani e piedi, decise di recarsi in ospedale. Dopo aver preso una tachipirina consigliata dalla guardia medica, a seguito di un consulto telefonico, si recò prima a Pagani, poi a Nocera. Al pronto soccorso fu visitato intorno all'una e mezza di notte, e fino alle 4, restò in reparto. Poi fu trasferito presso il reparto malattie infettive dove, per almeno tre ore, restò su di una barella con solo l’ossigeno. Solo un medico di passaggio, nel notarlo, ne ordinò il ricovero in rianimazione. Ma nel reparto Russo morì, poco dopo. L’autopsia riferì che l'uomo era deceduto per una "sepsi gravissima", che sarebbe stata dovuta affrontare dai medici il giorno precedente. Al termine dell'udienza preliminare, il gup ha assolto i due medici perchè il fatto non sussiste. Nella stessa inchiesta, altri medici erano stati iscritti nel registro degli indagati, ma anche per loro, la procura non aveva ravvisato responsabilità, chiedendone l'archiviazione

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