rotate-mobile
Cronaca Pagani

Pagani, al processo "Criniera" testimonia Cirielli: "Svolsi mia indagine dopo il bando della Provincia"

Il Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli, chiamato a testimoniare dalla difesa nel processo «Criniera» su di un bando aperto alle cooperative sociali, alla quale partecipò anche una società legata ad uno degli imputati

«Svolsi un'indagine interna, come Presidente della Provincia, dopo aver letto che in una delle cooperative che aveva partecipato al bando, c'era la moglie di una persona arrestata». E' iniziata così la testimonianza, ieri mattina, del Questore della Camera dei Deputati Edmondo Cirielli, chiamato a testimoniare dalla difesa nel processo «Criniera». L'indagine che ipotizza una presunta collusione tra il clan Fezza – D’Auria Petrosino e l’allora amministrazione a Pagani del sindaco Alberico Gambino.

"Mandai relazione in Procura sulla procedura seguita"

Dietro esame del legale difensore di Massimo D'Onofrio, Carlo De Martino, e del presidente del collegio, Cirielli ha spiegato come si mosse la Provincia dopo l'arresto del sindaco di Pagani, Gambino, nel 2011. Il cuore dell'esame era rappresentato dalla partecipazione al bando di una società che sarebbe stata in odore di camorra - secondo il teorema dell'Antimafia - legata ad uno degli imputati. «Quando mi insediai - ha spiegato Cirielli - facemmo un bando aperto a tutte le cooperative sociali. Io presi la decisione politica, poi gli uffici svolsero tutte le pratiche. Non ho mai sentito parlare di questa società. Quando fu arrestato il sindaco Gambino, che era stato un mio assessore, lessi sui giornali che la moglie di uno degli arrestati lavorava in una cooperativa. Da Presidente dell’ente chiesi una verifica di tutte le persone coinvolte, attraverso una mia indagine interna. Poi mandai una relazione alla Procura di Salerno, riferendo della corretta procedura seguita per il bando». E’ toccato poi all’ex assessore Enrico Cascone, insieme a due vigili urbani, testimoniare su dei problemi sorti nella gestione di un parcheggio comunale a Pagani. Circostanza legata ad un altro capo d'imputazione, dove la gestione di un parcheggio sarebbe stata nelle mani sempre del presunto clan. Ma sia Cascone, che i due vigili, hanno riferito che fu proprio il sindaco a chiedere un controllo alla sezione operativa dei caschi bianchi, in quanto su almeno 15 auto mancavano i ticket per poter accedere al parcheggio, situato in via Garibaldi. Il processo si è aggiornato al prossimo 10 settembre.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pagani, al processo "Criniera" testimonia Cirielli: "Svolsi mia indagine dopo il bando della Provincia"

SalernoToday è in caricamento