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Cronaca Pagani

Pagani, i fratelli Panico accusati dalla Procura di calunnia

Il primo, grande accusatore nel processo Linea d'Ombra contro Gambino, insieme al fratello Luca, avrebbe reso false dichiarazioni su Giovanni Barone, direttore commerciale del Pegaso. Al processo poi, dissero di sapere che fosse innocente

I fratelli Amerigo e Luca Panico sono indagati per calunnia. Avrebbero riferito false circostanze su Giovanni Barone, pur sapendolo innocente. Il contesto è quello del processo «Linea d’Ombra», tra i cui imputati figurava anche l’ex sindaco Alberico Gambino, con Amerigo Panico nelle vesti di grande accusatore. Entrambi, nel 2011, riferirono alla Dda circostanze false su Giovanni Barone, anche lui imputato nel processo come direttore commerciale del Pegaso. A più riprese, indicarono Barone come «uomo del gruppo Gambino», che li avrebbe obbligati a sottostare a diverse estorsioni, oltre che a stare attenti. Tra le dichiarazioni incriminate: «Barone è stato imposto a noi da Gambino, era uomo suo e controllava l’andamento del centro commerciale, era in rapporto diretto con i fratelli D’Auria Petrosino. In diverse occasioni ne ha agevolato le attività». Tra i nomi menzionati dai due, quando si faceva riferimento ai «gambiniani», fu fatto anche quello di Barone. «Tutti insieme remavano per la conquista della nostra attività economica». Nel chiudere le indagini, la procura ha stabilito che quelle dichiarazioni erano false, perché durante il processo in sede di dibattimento, entrambi i fratelli Panico dimostrarono di essere a conoscenza dell’innocenza di Barone.

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