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Cronaca

Sottrasse 500 mila euro ai suoi correntisti: direttrice salernitana delle Poste a processo

Il giudice dell’udienza preliminare Piero Indinnimeo ha respinto la richiesta di patteggiamento del suo legale di fiducia, l’avvocato Massimo Torre, e ha disposto una nuova udienza per discutere del giudizio abbreviato

Si è appropriata di mezzo milione di euro dei correntisti del suo ufficio postale. A finire nei guai l'ormai ex direttrice delle sedi distaccate di Giffoni Sei Casali e Montecorvino Pugliano di Poste Italiane, la quale è accusata dalla Procura di Salerno di peculato.

Le indagini

Ieri il giudice dell’udienza preliminare Piero Indinnimeo ha respinto la richiesta di patteggiamento presentata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Massimo Torre, disponendo una nuova udienza (in programma per dicembre) per discutere del giudizio abbreviato. L’ex dipendente infedele, che vive a Salerno, si sarebbe impossessata di oltre 45mila euro in contanti, prelevati dalle casse degli uffici postali e anche di mezzo milione di euro dai libretti di deposito di oltre 30 correntisti, attraverso operazioni telematiche. Non avendo trovato in casa soldi nè beni mobili di valore equivalente, i carabinieri hanno proceduto con il sequestro della quota per equivalente della sua abitazione. Un fattivo contributo alle indagini è stato fornito anche dall'Ufficio Fraud Management delle Poste Italiane spa, sede di Salerno, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata la condotta della propria dipendente. A far partire l’inchiesta, curata dai carabinieri della Compagnia di Battipaglia, furono alcuni correntisti che riscontrarono ammanchi sui loro conti e operazioni sconosciute.

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