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Cronaca Pellezzano

Pedofilia nell'asilo di Coperchia: perizia scagiona gli imputati

Dagli accertamenti svolti da un perito è emerso che sui computer sequestrati ai sei imputati (tra bidelli e personale amministrativo) non sono stati rinvenuti materiali pedopornografici

Nuovo colpo di scena nel processo sui presunti abusi sessuali all’interno dell’asilo di Coperchia (Pellezzano). Dopo la deposizione del comandante dei carabinieri dello scorso mese di gennaio, nei giorni scorsi, al termine di una perizia è emerso che sui computer sequestrati ai sei imputati (tra bidelli e personale amministrativo) non sono stati rinvenuti materiali pedopornografici. Non solo. Ma i file cancellati non contenevano alcun elemento utile a rafforzare la tesi della Procura che, a quanto pare, sembra vacillare. Il processo, comunque, andrà avanti per chiarire nei dettagli la vicenda.

La testimonianza

Sette mesi fa, davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Salerno, venne ascoltata la testimonianza del maresciallo della stazione di Coperchia José Santo Aliano, che ha svolto le indagini culminate nel 2010 con l’arresto di uno dei bidelli della materna, scarcerato però, dopo soli 19 giorni dal tribunale del Riesame. Il militare ha ripercorso tutto il filone dell'inchiesta soffermandosi anche sui filmati delle telecamere nascoste all’interno dell’asilo, da cui non è emerso alcun elemento d’accusa a carico degli imputati. Insomma, non vi sarebbe alcuna prova rispetto al racconto fatto dai minori (almeno sette) ai loro genitori, che ha portato alla nascita dell'inchiesta.  

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