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Cronaca

Crollo del ponte a Genova: l'appello di FederCepi Costruzioni, i commenti politici

Cammarota: "Il viadotto Gatto è pericoloso. Oggi crolla il ponte Morandi a Genova e a Salerno si parla di bombardare il fondo marino facendo tremare ancora di più le infrastrutture"

Riflettori puntati sul crollo del ponte sulla A10, a Genova. In particolare, a dire la sua, Antonio Cammarota presidente della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno: "Quindici mesi fa, a seguito delle indagini svolte dalla Commissione Trasparenza, lanciai l’allarme: il viadotto Gatto è pericoloso. Oggi crolla il ponte Morandi a Genova e a Salerno si parla di bombardare il fondo marino facendo tremare ancora di più le infrastrutture". Ad oltre un anno dalle audizioni della Commissione trasparenza emerse, non sarebbero mai state eseguite le verifiche strutturali per la sicurezza del viadotto Gatto. Continui, i lavori di manutenzione ordinaria, relativi alla messa a punto dei giunti e al rifacimento del tappeto bituminoso ma gli ultimi lavori di verifica della struttura e quindi della sicurezza risalirebbero al 2005 e furono affidati all’impresa IRES.

Parla Celano

E il consigliere  comunale Roberto Celano  incalza: "La tragedia di Genova non può non far riflettere sul fatto che per evitare tragedie è necessaria un'attenta azione preventiva e manutentiva sulle opere esistenti, in particolare su quelle a rischio. Da tempo solleviamo la problematica del viadotto Gatto che desta preoccupazioni e necessiterebbe di maggiore considerazione da parte delle Autorità preposte. Ci auguriamo che, anche alla luce di quanto accaduto a Genova, la sicurezza del viadotto Gatto diventi finalmente una priorità amministrativa"

L'amarezza della FederCepi

Intanto, il Presidente di FederCepi Costruzioni Antonio Lombardi manifesta il più profondo dolore e cordoglio per le vittime del crollo del viadotto a Genova, ed invoca solleciti interventi affinché si riduca drasticamente il rischio di simili tragedie. "Ancora una volta non è purtroppo possibile parlare di fatalità – commenta il presidente nazionale, Antonio Lombardi – perché siamo in presenza di casi sempre più ricorrenti e sempre più drammatici. Voglio ricordare la rampa di collegamento del viadotto della tangenziale di Fossano, nel Cuneese, che un anno fa crollò sulla strada sottostante, distruggendo un'auto dei carabinieri; o il cavalcavia sulla A14 che, all’altezza di Camerana, in provincia di Ancona, travolse e uccise due persone".

La denuncia

"Già un anno fa – aggiunge il presidente Lombardi - denunciammo l’improcrastinabile necessità di un piano urgente per la manutenzione straordinaria e la verifica della staticità di ponti e cavalcavie. La tragedia di Genova ci impone la necessità di riproporre con forza quel nostro drammatico appello, rimasto purtroppo inascoltato. Non si tratta di casi fortuiti o sporadici, o di incidenti occasionali e contingenti: siamo in presenza di una grave fatiscenza legata al progressivo abbandono del patrimonio infrastrutturale stradale e autostradale. In Italia abbiamo una rete viaria estesa per circa 837.493 km (6.950 km di Autostrade, 22.686 km di strade di interesse nazionale, 155.668 km di strade Regionali e Provinciali, 652.188 km di strade Comunali). Le spese per la manutenzione negli ultimi anni hanno subito una contrazione del 54,5 % (fonte Bankitalia). Gli enti locali non sono più nelle condizioni di assicurare neanche le manutenzioni ordinarie. È increscioso che si continui a parlare di sicurezza stradale in presenza di simili comportamenti omissivi che minano gravemente la sicurezza dei cittadini". FederCepi Costruzioni chiederà al Governo un programma straordinario ed urgente di manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, partendo proprio da ponti, viadotti e cavalcavie. "La tragedia di Genova ci impone oggi azioni sollecite ed energiche. Rivendicheremo con forza una accelerazione dei tempi quanto meno per individuare le situazioni più a rischio, che purtroppo soprattutto al Sud non sono poche». Uno screening, aggiunge ancora il presidente di FederCepi, cui dovranno seguire interventi concreti di adeguamento e messa in sicurezza: «Non esistono né possono esistere ragioni economico-finanziarie o di bilancio che possano giustificare slittamenti o ritardi – chiude il presidente Lombardi – e una manutenzione costante programmata è imprescindibile per prevenire simili assurdi incidenti, e garantire realmente ed efficacemente sicurezza a chi quotidianamente percorre strade e autostrade".

L'annuncio

FederCepi Costruzioni attiverà sul tema, attraverso gli uffici CEPI di Bruxelles, gli organi politici e giurisdizionali europei, affinché il Governo italiano venga richiamato con forza alle proprie responsabilità. "Direttive comunitarie impongono cronoprogrammi ed interventi precisi e costanti pergarantire la sicurezza di strade e autostrade, in particolare di ponti e di viadotti. È tempo, per il nostro paese, di rispettare le regole ed assumersi le proprie responsabilità", ha concluso Lombardi.

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