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Cronaca

Precari sul piede di guerra, presidio davanti alla Prefettura

Continua, senza tregua, la protesta dei precari della scuola di Salerno che, da questa mattina e fino a stasera, stanno sensibilizzando i cittadini sui tagli agli insegnanti e al personale Ata

Raggiungono il centro della città per far luce sui tagli al personale e sul rischio della mancata apertura di diversi plessi cittadini. Sono i docenti e il personale Ata, capitanati dai Cobas Scuola che, da stamattina, in piazza Amendola, stanno sensibilizzando la cittadinanza sulle profonde lacune dell'istruzione pubblica nel nostro territorio.

"La Campania, negli ultimi tre anni, risulta essere tra le Regioni più penalizzate dai tagli che hanno colpito tutti gli ordini di scuola: le nostre scuole sono al collasso economico e finanziario e rischiano di non poter aprire o saranno costrette a ridurre drasticamente le ore di lezione mentre migliaia di precari Ata e docenti licenziati sono alla disperazione - spiegano in coro i precari -  I docenti di ruolo che hanno perso la titolarità sono stati ridotti a tuttologi e tappabuchi, utilizzati perfino sul sostegno senza titolo di specializzazione".

Gravissime, le ricadute dei tagli per gli alunni, come sottolineato da Alessandro D'Auria dei Cobas Scuola e dagli altri precari, secondo cui, i ragazzi diversamente abili non godranno più di un dignitoso sostegno, i laboratori mancheranno di personale tecnico e la qualità delle lezioni sarà destinata a peggiorare. I precari chiedono, dunque, che vengano almeno assimilate le 370 unità richieste dai dirigenti scolastici della nostra provincia, necessarie per il corretto svolgersi delle lezioni, mentre si preparano a tornare all'Ufficio Scolastico Regionale, a Napoli, per "non far morire la scuola pubblica".

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