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San Matteo 2013: la processione. Intanto Le Iene inseguono De Luca

Una folla di fedeli partecipa alla solenne processione in onore del Santo Patrono di Salerno, l'Evangelista Matteo: il corteo religioso "vissuto" minuto per minuto

Odore di milza sulle tavole, atmosfera festosa, fiumi di fedeli e curiosi che si dirigono verso il centro cittadino, auto incolonnate nel traffico: il giorno dedicato al Santo Patrono Matteo è senza dubbio arrivato. Grande attesa, nei giorni passati, da parte dei salernitani che, ogni anno, affidano le loro preghiere all'Evangelista protettore di Salerno.

Ieri mattina, in Cattedrale, si sono susseguite le messe alternate tra la Basilica e la Cripta, mentre alle ore 10:30, si è tenuta la Solenne Pontificale presieduta da Moretti, alla quale, per la sorpresa di tutti presenti, non ha partecipato il Primo cittadino e viceministro, Vincenzo De Luca che però non ha disertato la processione. Alle ore 16:30, intanto, la celebrazione nella Cripta con la promessa dei portatori e, alle ore 18, la solenne processione con San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII e i Santi Martiri salernitani, accompagnata dalle bande di Giffoni, Pontecagnano, Salerno e Pellezzano.  Intrise di fede e speranze, dunque, le vie del centro storico: da via Duomo, passando per via Mercanti, piazza Portanova, Corso Vittorio Emanuele, Corso Garibaldi, via Roma, via Portacatena, via Da Procida, via Mercanti e, infine, nuovamente via Duomo, per il rientro del corteo. Attimi di profonda commozione.

Attimi di tensione sul Corso Vittorio Emanuele quando Filippo Roma (nella foto mentre discute con il Questore De Iesu), giornalista del programma Le Iene soprannominato il "moralizzatore", ha cercato, invano, di strappare un'intervista, al sindaco De Luca, probabilmente sul suo doppio incarico di primo cittadino e viceministro del Governo Letta, prima di venire prontamente allontanato. Parrebbe che il giornalista sia stato strattonato e spintonato da alcuni agenti aiutati anche da semplici passanti e che, non contento, ci abbia riprovato all'altezza di Palazzo di Città ottenendo però lo stesso risultato.

Ancora un tentativo per Filippo Roma che, pare, abbia costretto il sindaco De Luca a cambiare itinerario e svoltare per via delle Botteghelle per arrivare, infine, al Duomo.

Secondo il vicesindaco Eva Avossa: "L'intervento delle Iene durante la solenne processione è stato davvero di cattivo gusto".

Tra i più applauditi, oltre a De Luca e al Vescovo, anche il patron della Salernitana Claudio Lotito.

Conclusa la processione, ha preso la parola L'Arcivescovo Moretti: "Sono contento che questa processione abbia raccolto tantissimi applausi, mi auguro abbia raccolto più preghiere che applausi, altrimenti ci sta un grande equivoco".

Processione San Matteo 2013/Bove Gallery

La storia di San Matteo:

“Gesù vide seduto al banco delle imposte un uomo chiamato Matteo. Gli dice: Seguimi!. E quello, alzatosi, si mise a seguirlo.” (Mt 9,9).
Matteo era un pubblicano, un esattore delle tasse, un uomo ricco. Di fronte alla chiamata di Gesù, senza un attimo di esitazione, decide di lasciare tutto per seguire un uomo che, apparentemente, non aveva nulla da offrirgli. San Matteo apostolo ed evangelista, nato a  Levi, fu chiamato ad essere uno dei dodici apostoli: la tradizione cristiana lo riconosce quale autore del Vangelo secondo Matteo, in cui lo stesso viene chiamato anche Levi o il pubblicano. Le sue reliquie sono giunte a Velia, intorno al V secolo, dove rimasero sepolte per circa quattro secoli. Il corpo del Santo fu rinvenuto dal monaco Atanasio nei pressi di una fonte termale dell'antica città di Parmenide: fu il monaco a portarle presso l'attuale chiesetta di San Matteo a Casal Velino. Ritrovate in epoca longobarda, furono condotte il 6 maggio 954 a Salerno. A seguito del ritrovamento delle spoglie del Santo che riposano nella cripta inaugurata nel 1081, Roberto il Guiscardo fece costruire la Cattedrale di Salerno. Nel luglio del 1084 furono ultimati i lavori della basilica superiore e la chiesa fu consacrata dal Papa Gregorio VII. Nel 1544, secondo la tradizione, il Santo Patrono salvò Salerno dalla distruzione, mettendo in fuga i pirati Saraceni capeggiati da Ariadeno Barbarossa: i salernitani, in segno di riconoscenza, impreziosirono lo stemma della città con la figura di San Matteo, che con la mano sinistra regge il Vangelo e con la destra benedice. Da allora in poi il 21 settembre, con grande solennità, la statua del Santo Patrono sfila per le strade salernitane.

I pensieri dei fedeli:

"Sono molto devoto a San Matteo come a tutti i Santi che hanno dato con la loro vita esempio di fede verso Dio - ha detto il salernitano Alfonso D'Angelo - E' necessario, però, che non ci si lasci coinvolgere più dalla confusione e dalla festa che dalle preghiere rivolte al Santo: a volte confesso che mi riesce più facile seguire la processione in tv che dal vivo, a causa della folla che molte volte tende a distogliere l'attenzione dal Patrono". "Noi salernitani abbiamo un legame speciale con San Matteo che non è solo il nostro Patrono, ma, dall'introduzione dello stendardo in cui si legge Salerno è mia ed io la difendo, anche il Protettore della nostra comunità: i festeggiamenti, quindi, fondono sacro a profano e uniscono davvero tutta la cittadinanza", ha osservato Lorella Izzo. "Sono devota a San Matteo sin da bambina - ricorda Annachiara Esposito - a lui affido ogni mia preghiera, in particolare rivolgo quelle per la salute della mia famiglia". "San Matteo è un giorno unico per noi salernitani - incalza il signor Antonio, anziano residente del centro storico - Non c'è persona cresciuta in questa città a cui la festa sia indifferente: certo, non tutti la vivono con vera fede, ma ognuno, a modo suo, ricorda sempre questa giornata". "Dalla milza, alla messa, alla processione, allo spirito di aggregazione che lega tutta la città: non perderei San Matteo per nulla al mondo", assicura Matteo Risi che festeggia doppiamente il 21 settembre per il suo onomastico.

La festa:

Come da tradizione, si respira aria di festa in città tra stands e sorrisi che "invadono" il centro cittadino. I fuochi artificiali, quest'anno, hanno avuto inizio alle ore 23: grandi e piccini con il naso all'insù sono rimasti incantati per le luci riflesse sul cielo e sul mare.

 

ha collaborato Roberto Junior Ler

        

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