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Cronaca Palomonte

Rimarginare, con l’arte, "le ferite" del terremoto: la singolare iniziativa a Palomonte

"Sussulti. Storie di terra e umanità" è un progetto dal forte impatto emotivo e culturale che, prendendo spunto da azioni di rigenerazione urbana divenute modello, mira a rendere il paese dell’Alta Valle del Sele, meta turistica

Sussulti. Storie di terra e umanità: questo il titolo del tenace progetto di Palomonte, dal forte impatto emotivo e culturale che, prendendo spunto da azioni di rigenerazione urbana divenute modello virtuoso a livello internazionale, come il caso di Tirana e la siciliana «Farm Cultural Park», si pone l’obiettivo d rendere il paese dell’Alta Valle del Sele meta turistica di interesse nazionale. E intende raggiungere il tenace scopo rimarginando con l’arte le ferite del terremoto, dando nuova veste agli scempi architettonici e urbanistici recenti, colorando i principali centri abitati del paese con nuove storie di terra e umanità legate tra di loro dalla speranza e dal desiderio di rinascita.

L'esposizione

Il paese di Palomonte diverrà una quinta per l'esposizione dei diari autobiografici degli italiani, custoditi dall'Archivio di Pieve di Santo Stefano sulla storia del Novecento: la Grande Guerra, il Sessantotto, la Rivoluzione femminile, l’emigrazione saranno i temi di questa prima edizione. Inoltre, sarà reso omaggio alla figura del poeta friulano Pierluigi Cappello. Realizzato dal Comune di Palomonte, il progetto è inserito dalla Regione Campania, co-finanziatrice delle attività, negli “Eventi per la  promozione turistica e la valorizzazione dei territori”.

I partner

I partner di progetto sono: Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo  Stefano,  un  archivio pubblico che raccoglie documenti cartacei italiani in forma  diaristica, epistolare e memorialistica autobiografica; Fondazione MIdA Musei Integrati dell’Ambiente, costituita dalla Regione Campania, la Provincia di Salerno ed i comuni di Auletta e Pertosa, con il fine di valorizzare la ricchezza di questo territorio unico nel suo genere, dando vita a iniziative senza fini di lucro, mirate a promuoverne le risorse ambientali e culturali; Osservatorio permanente sul doposisma, ente che riannoda il filo della memoria dei luoghi colpiti dal sisma del 23 novembre 1980 allargandola agli altri terremoti italiani che hanno subìto analoghi fenomeni distruttivi; DiARC – Dipartimento di Architettura Federico II, storica istituzione promuove  e gestisce rapporti di carattere scientifico e formativo con Dipartimenti, Centri e Istituzioni culturali nazionali e internazionali. Il supporto tecnico del progetto è di Kilowatt, che gestisce le Serre dei Giardini, progetto di rigenerazione urbana a Bologna.

Le tappe

Il progetto prevede una Call-for-artist (la cui pubblicazione è prevista lunedì 15 aprile e la cui data di scadenza sarà venerdì 10 maggio), che sarà promossa sui principali canali di comunicazione territoriali e di settore e che richiederà agli artisti candidati una manifestazione di interesse a partecipare al progetto tramite presentazione di curriculum e portfolio dei lavori. Saranno selezionati 5 artisti, che saranno affiancati da altrettanti assistenti scelti in collaborazione con istituti artistici del territorio. L’obiettivo è coinvolgere la cittadinanza, grazie a tre laboratori che avverranno tra il 10 e il 12 maggio, nella ricucitura simbolica delle ferite del terremoto. I cittadini sceglieranno gli spazi pubblici del comune di Palomonte su cui “sovrascrivere” tramite l’arte cinque diari del dopo sisma. Gli artisti selezionati grazie alla call riceveranno 800 euro di premio e saranno invitati in residenza a Palomonte dal 3 al 9 giugno, ospitati nelle case dei palomontesi. Durante la residenza, gli artisti realizzeranno 5 opere site-specific a interpretazione dei diari autobiografici selezionati.

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