Prostituzione sulla litoranea: acciuffato anche il 32enne ricercato
Appena sbarcato da un volo di linea proveniente dalla Romania, è stato intercettato dai carabinieri D.G. 32enne, accusato di “favoreggiamento e sfruttamento, in concorso, della prostituzione”
Oggi, presso l'aeroporto di Capodichino, i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno e del ROS hanno intercettato, appena sbarcato da un volo di linea proveniente dalla Romania, D.G. 32enne, accusato di “favoreggiamento e sfruttamento, in concorso, della prostituzione”. Il provvedimento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Salerno nell’ambito dell’attività investigativa che ha consentito di eseguire, il 16 aprile, una misura cautelare personale nei confronti di altri 15 indagati (8 in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 6 obbligo di dimora), per “associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione”, “favoreggiamento e sfruttamento, in concorso, della prostituzione”, “lesioni personali aggravate e tentato sequestro di persona” e “tentata estorsione”.
L’indagine avviata il 4 ottobre, a seguito di una rapina ad una prostituta e una violenta aggressione ad una coppia, ha consentito, in breve tempo, di individuare due gruppi criminali operanti sulla fascia costiera dei Comuni di Battipaglia ed Eboli, uno composto da cittadini romeni con il supporto logistico garantito da due italiani e l’altro organizzato da cittadini albanesi con l'appoggio di un italiano. Tutti gli indagati, in un clima di rispetto dei reciproci ruoli nel “controllo del territorio”, favorivano e sfruttavano l’attività di prostituzione di diverse donne romene (indicate nelle intercettazioni con l’appellativo di “pezza”, “cagna”, “maledetta”, “morta”), assicurando alle stesse “protezione” anche mediante il “supporto logistico”, a cure dei tre italiani, dietro l’imposizione di un corrispettivo fissato nella metà di quanto ricavato da ciascuna di esse. Nel caso degli sfruttatori romeni, le prostitute coincidevano con le compagne conviventi degli indagati: le donne subivano continue gravi minacce, spesso accompagnate da violenze fisiche con cui i protettori si assicuravano la loro completa sottomissione . Oggi, dunque, è stato acciuffato e condotto agli arresti domiciliari anche il romeno D.G.
