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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Due fermi per le rapine a Salerno: il tatuaggio ed i proiettili nella casa famiglia

Le immagini della videosorveglianza hanno fornito dettagli utili alle indagini. Il Procuratore Lembo: "Mappatura delle telecamere attive in città, la sicurezza è più importante delle fiere di paese"

Du fermi di Polizia Giudiziaria per la tentata rapina e ferimento di mercoledì sera in via San Leonardo e per la rapina consumata in via Botteghelle, ai danni di una tabaccheria. Stamattina è stata convocata una conferenza stampa in Procura. Presenti il Procuratore Capo Corrado Lembo, il Procuratore aggiunto Cannavale, il Questore Pasquale Errico, il capo della Squadra Mobile, Lorena Cicciotti. Per la tentata rapina ai danni di un parcheggiatore, in via San Leonardo, è stato fermato E.L., 22 anni, nato a Cava de' Tirreni, ritenuto responsabile dei reati di tentato omicidio e tentata rapina. Nel corso della perquisizione domiciliare presso la casa famiglia dove dimora E.L., sono state trovate nella sua stanza 13 cartucce calibro 32, lo stesso calibro del bossolo rinvenuto nel luogo del tentato omicidio.
Sono stati inoltre trovati gli stessi abiti indossati dal rapinatore durante la commissione del reato. I poliziotti della Squadra Mobile, Sezione Falchi, hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto, ad iniziativa della Polizia Giudiziaria, anche nei confronti di L. F., nato a Salerno, di anni 37, ritenuto responsabile del reato di rapina in tabaccheria, anche lui in stato di fermo.


Il Questore

"Le operazioni condotte dalle forze dell'ordine, che sono sfociate nel doppio fermo di Polizia Giudiziaria, sono la risposta immediata dello Stato - ha spiegato il Questore Pasquale Errico -. Faccio i complimenti alla Squadra Mobile che ha lavorato con tenacia ed impegno. Pure il lungomare cittadino è sotto stretta osservazione per garantire tranquilità ai cittadini. In questa zona di Salerno, diverse persone di nazionalità gambiana avevano messo in atto una fiorente attività di spaccio e siamo intervenuti con decisione. Per quanto riguarda le operazioni di polizia condotte in seguito alla rapina consumata nel cuore del centro storico, ai danni di una tabaccheria, e la tentata rapina con ferimento in via San Leonardo, siamo riusciti ad identificare quelli che riteniamo responsabili dei fatti delittuosi. Nel caso della rapina in tabaccheria, l'identificazione è avvenuta grazie anche ad un importante dettaglio rilevato dalle telecamere, cioè un tatuaggio. Il rapinatore è stato rintracciato in via Roma: indossava gli stessi abiti e aveva portato via un incasso di giornata, circa 200 euro. Riguardo la tentata rapina con ferimento a San Leonardo, a casa del presunto autore della sparatoria sono stati ritrovati bossoli dello stesso calibro di quelli rinvenuti nel piazzale. Il parcheggiatore ferito e l'aggressore avevano frequentato in passato la stessa casa famiglia. Il riferimento del Questore alle telecamere di videosorveglianza, decisive nelle prime ore di indagini, offre anche un importante spunto di riflessione. Il Procuratore Capo Corrado Lembo entra in tackle. Un vero e proprio affondo per richiamare tutti, soprattutto le istituzioni, ad una maggiore cura degli impianti di videosorveglianza. 

Mappatura

"Il territorio è sotto stetto controllo - dichiara Lembo - e molti fatti dilettuosi sono stati individuati proprio grazie alle telecamere attive sul territorio cittadino e provinciale. In altri casi, invece, non è stato possibile procedere con la stessa solerzia, perché gli impianti di videosorveglianza gestiti dal Comune di Salerno in via Roma, in pieno centro, non funzionavano. Ho, dunque, invitato le forze di polizia ad effettuare una mappatura immediata degli impianti segnalando quelli guasti e quelli funzionanti, previa verifica tecnica. Vogliamo una mappa elettronica, una sorta di cartina con relative bandierine per capire dove siamo coperti e dove carenti. Non è possibile che gli impianti non funzionino. Due sono le ipotesi: siamo in presenza di sciatteria amministrativa oppure non ci sono i soldi per farli funzionare a dovere. Allora la domanda viene spontanea: vale di più la sicurezza dei cittadini oppure la fiera di paese? Noi utilizziamo mezzi che ci provengono da pubblici e privati. Non possiamo procedere spediti, se ogni volta ci troviamo a fare i conti con carenze. Il mio appello - lo rivolgo a tutti, pubblici e privati - è di far funzionare gli impianti di videosorveglianza. Occorrono modesti investimenti, di gran lunga inferiori alle spese faraoniche che si effettuano per organizzare altri eventi".

La privacy

L'altra faccia della medaglia è il controllo costante dei cittadini, che potrebbero mostrare fastidio e protestare. Ecco il pensiero del Procuratore Capo: "Dobbiamo decidere se vogliamo più sicurezza o più privacy. La mappatura e il controllo costante del territorio attraverso più telecamere e tutte funzionanti riguardano, in ogni caso, parti della città, pezzetti di quartiere e servono a ricostruire i reati, non certo ad inquadrare anche i cittadini in atteggiamento riservato. Non c'è un Grande Fratello che si colloca in Procura, piuttosto avremmo bisogno di un Grande Fratello per scoprire i delitti che turbano la democrazia". 

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