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Cronaca

"Le offese razziste non erano rivolte a me? Falso!": l'intervista a Souleymane Rachidi

Il 20enne, attualmente ricoverato presso il Ruggi per un problema legato ai bronchi, ha concesso un'intervista a Salernotoday, per dire la sua e replicare alle precisazioni della direzione dell'azienda ospedaliera

Souleymane Rachidi, per gli amici Sole, non ci sta. Il giovane che nei giorni scorsi ha denunciato offese e insulti razzisti, da parte di un'infermiera, presso l'ospedale Fucito di Mercato San Severino, non ritiene tollerabile il commento in merito alla vicenda da parte del direttore dell'azienda ospedaliera-universitaria, Giuseppe Longo. Il 20enne originario della Costa d'Avorio, studente dell'istituto alberghiero e lavoratore, oltre che appassionato di calcio e del sociale, due giorni fa, come è noto, ha pubblicato su Facebook  un video ripreso con il cellulare mentre si trovava presso il pronto soccorso del nosocomio di San Severino, dopo essere stato soccorso a causa di un dolore al petto. Giunto in ospedale, Souleymane ha raccontato di essere stato "accolto" da un'infermiera che lo ha ricoperto di insulti razzisti, augurandogli la morte, come è possibile sentire nello stesso video divulgato, sui social, dal giovane.  A seguito dell'indagine interna avviata dalla direzione del Ruggi, tuttavia, in una nota ufficiale, Longo ha assicurato che Caso di razzismo, la smentita del Ruggi 25 febbraio 2019
"...Le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura”. Il 20enne, attualmente ricoverato presso il Ruggi per un problema legato ai bronchi, ha concesso un'intervista a Salernotoday, per dire la sua e replicare alle precisazioni della direzione dell'azienda ospedaliera.


Souleymane, ci racconti cosa è accaduto nella notte del 23 febbraio? Come commenti la nota ufficiale della direzione del Ruggi secondo la quale quelle offese udibili nel tuo video, non sarebbero state rivolte a te?

In quella notte eravamo 5 in ospedale: 2 operatori del 118, l’infermiera, la guardia giurata ed io. Appena siamo arrivati al pronto soccorso, l’infermiera ha detto: “Ma Salvini fa entrare ancora questa gente in Italia?". Ho detto ad uno degli operatori del 118 di dire a quella donna che io stavo capendo tutto quello che lei stava dicendo, così l'operatore è andato a riferirglielo. A quel punto, lei ha iniziato a dirmi che sarei dovuto tornare al mio Paese e che dovevo morire. Questi sono i fatti. 

Molte persone venute a conoscenza dell'accaduto, si chiedono come mai nel video tu non abbia ripreso anche l'infermiera in questione. Forse hai scelto la modalità "selfie" nella ripresa per non essere notato dall'infermiera?

Sì, il video l’ho fatto per mostrare a tutti la situazione: non ho rivolto la telecamera verso di lei perchè se lo avessi fatto, probabilmente, lei avrebbe smesso di dire quello che stava dicendo. L'infermiera non si era accorta che stavo riprendendo la scena con il mio cellulare.

Anche in passato, hai denunciato episodi razzisti, come le difficoltà riscontrate nell'affittare un'abitazione, proprio per la diffidenza mostrata da alcuni proprietari di immobili verso gli stranieri.  In Italia, e precisamente a Salerno, hai conosciuto anche persone che ti hanno accolto e supportato?

Ho già denunciato casi di razzismo in passato, certo, perchè credo che le ingiustizie vadano denunciate. Tutti devono sapere cosa succede, per questo ho sempre scelto di parlare. Comunque in Italia e a Salerno in particolare, esistono anche tante persone che mi amano: ho conosciuto migliaia di persone fantastiche.



 

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